L’ABC del mercato del lavoro/Politiche passive

Milano, 2.8.2016

POLITICHE PASSIVE, COSA SONO?

Sono i cosiddetti “ammortizzatori sociali” e prevedono misure per il sostegno al reddito dei lavoratori che perdono involontariamente l’occupazione.

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Le principali politiche passive sono:
NASPI – Nuova assicurazione sociale per l’impiego. Si ottiene presentando domanda tramite il patronato Inas Cisl e ne hanno diritto i lavoratori subordinati, compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, i dipendenti
delle pubbliche amministrazioni con contratto a termine, che perdono involontariamente il posto di lavoro ed abbiano determinati requisiti: 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e almeno 30 giornate di effettivo
lavoro negli ultimi 12 mesi. La durata massima è di 24 mesi e varia a seconda del periodo di contribuzione negli ultimi 4 anni.

ASDI –
Assegno di disoccupazione. Spetta per 6 mesi, finita la Naspi, a condizione che si rientri in determinati parametri Isee e che si sia prossimi alla pensione.
DIS-COL – Assegno di disoccupazione per i co.co.co. Spetta ai collaboratori coordinati e continuativi (anche a progetto fino ad esaurimento) che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione a far data dal 31-12-2015 e che abbiano determinati requisiti da verificare presso il patronato Inas Cisl.
FONDI DI SOLIDARIETA’ BILATERALI – Istituiti da accordi stipulati tra organizzazioni sindacali e datoriali, hanno lo scopo di assicurare ai lavoratori, nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa dei settori non coperti da cassa integrazione ordinaria o strardinaria, una prestazione economica ad integrazione del reddito da lavoro dipendente.