Legislazione, interpelli e sentenze

Da un ventennio la legislazione riguardante il mercato del lavoro sta profondamente mutando. Le leggi 196 del 1997 e 30 del 2003, a cui è seguito il decreto applicativo 276 (cosiddetta legge Biagi) hanno definitivamente superato il monopolio pubblico del collocamento. Un ulteriore liberalizzazione è venuta dalla legge regionale n. 22 del 2006 che ha determinato un sistema di collocamento formato in modo paritario da servizi pubblici ed agenzie del lavoro private accreditate a livello regionale.

In questo lungo periodo anche le forme di assunzione si sono differenziate, si è ridotto il ruolo dei tradizionali contratti a tempo indeterminato, a favore dei contratti a termine, del lavoro interinale, delle collaborazioni.

Con il Jobs Act lo stesso contratto a tempo indeterminato è stato modificato, trasformato in contratto a tutele crescenti.  Sempre il Jobs Act ha abolito alcune forme di rapporto di lavoro (contratti a progetto, associazione in partecipazione, lavoro ripartito) e ne ha modificate altre (collaborazioni, apprendistato), continuando la politica di regolazione e contenimento dei contratti flessibili già avviata dalla legge Fornero sul Mercato del Lavoro. La riforma ha anche ridisegnato il sistema degli ammortizzatori sociali, ampliandone il campo applicativo a favore dei disoccupati, con l’istituzione della Naspi, dell’Aspi, della DisColl e prevedendo tutele strutturali per i lavoratori delle micro-aziende, con la realizzazione dei Fondi di Solidarietà  che sostituiscono la cassa integrazione in deroga. Anche le modalità già conosciute della cassa integrazione sono state profondamente rivisitate, con una significativa rivalutazione dei contratti di solidarietà.

In questa sezione, oltre alle normative trovate sentenze e interpelli sui temi del mercato del lavoro.