25 marzo, anche in Lombardia mobilitazione per i contratti delle Funzioni Locali e della Sanità Pubblica

Si terranno presidi unitari davanti alle sedi prefettizie

Milano, 22.3.2022

Venerdì 25 marzo anche in Lombardia, come nel resto del territorio nazionale, si terrà la mobilitazione unitaria per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro delle Funzioni Locali e della Sanità Pubblica.
Nei due comparti è già stato aperto lo stato di agitazione. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono che siano garantire le risorse necessarie perché il rinnovo di questi due contratti, scaduti a fine 2018, possa coprire i costi dovuti alla riforma dell’ordinamento professionale, per la contrattazione decentrata e per poter attuare il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale del marzo 2021.
In particolare, servono stanziamento per: la revisione di tutti i sistemi indennitari, fermi da più di dieci anni; la valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni; l’incremento dei fondi per la contrattazione integrativa, rimuovendo i vincoli normativi presenti.
Mentre a Roma, la mattina del 25 marzo si terranno due presidi davanti alle sedi dei due ministeri coinvolti, quello dell’Economia e Finanze, e quello della Pubblica Amministrazione, in Lombardia i presidi saranno davanti alle sedi prefettizie, con richiesta di incontro al Prefetto.


“Come Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl della Lombardia – scrivono i sindacati in una nota unitaria – vogliamo così rendere evidente agli uffici territoriali del Governo che il rinnovo del contratto, di un contratto dignitoso e adeguato, è non solo un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori delle Pa ma anche l’equo riconoscimento di quanto fanno, tutti i giorni, per erogare diritti di cittadinanza e prendersi così cura delle persone”.
“Questa mobilitazione – proseguono – vuole essere una tappa della protesta che andrà avanti fino a quando le trattative nazionali usciranno dallo stallo e, per Sanità e Funzioni Locali, si giunga agli obiettivi auspicati, a partire dalla valorizzazione professionale ed economica di lavoratrici e lavoratori che in questi ultimi due anni hanno operato in condizioni durissime per garantire a cittadine e cittadini i servizi essenziali”.