Alternanza scuola-lavoro, Petteni: l’Italia deve recuperare terreno

Lecco, 7.2.2014
 
E’ stata dedicata al tema “Una migliore integrazione scuola-lavoro per la salvaguardia della cultura industriale” la seconda giornata nazionale sull’alternanza organizzata dalla Fondazione Baldoni e Adapt al Politecnico di Lecco. Tra i numerosi ospiti, hanno preso parte al convegno anche il segretario generale della Cisl lombarda Gigi Petteni, il vicepresidente dell’educazione di Confindustria Ivan Lo Bello e Cristina Colombo dell’assessorato formazione e lavoro di Regione Lombardia. Il problema evidenziato da sindacati, istituzioni e imprese, è la distanza tra formazione e produzione e il deficit di orientamento che i ragazzi si trovano ad affrontare una volta completate le scuole dell’obbligo. “Il nostro Paese soffre di un vero handicap culturale sul tema del l’alternanza – ha affermato il segretario della Cisl Lombardia Gigi Petteni – per anni abbiamo bistrattato il lavoro e l’impresa. E’ tempo di recuperare e di puntare sul lavoro qualificato, professionale e ad alto livello di competenza. L’apprendistato di primo livello è, senza dubbio, lo strumento privilegiato su cui tradurre questo obiettivo”. A parlare di “mismatch”, l’incompatibilità tra titolo di studio raggiunto e le competenze richieste nel mondo del lavoro, è Ivan Lo Bello di Confindustria, che ha in mente un nuovo tipo di impresa: più snella, più dinamica, meno burocratica e forte delle conoscenze tecnico-scientifiche di chi ci lavora. Il tentativo di avvicinare il mondo del sapere a quello del fare Regione Lombardia lo conosce bene: “Ne è un esempio concreto il sistema delle doti e il recente progetto FiXo con i suoi servizi di intermediazione tra scuola e lavoro” ha sottolineato Cristina Colombo. Chi sogna per il futuro dell’alternanza un sistema alla tedesca probabilmente sbaglia, perché  in Italia non ci sono le grandi imprese che hanno al loro interno le scuole per apprendisti. “Dobbiamo incentivare le imprese disposte ad accogliere studenti in alternanza scuola-lavoro per passare in un secondo tempo al loro inserimento diretto nel mercato” ha concluso Gigi Petteni.