Contratti, firmato il rinnovo dell’artigianato e pmi legno e lapidei

Milano, 14.3.2018

Ieri pomeriggio presso la Cna nazionale, le delegazioni trattanti Cna Confartigianato, Claai Casartigiani, con i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno sottoscritto l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale 2016/2018 che coinvolge 50.000 imprese e circa 100.000 lavoratori. In Lombardia sono 14.500 i lavoratori interessati, 3.700 le imprese.
Dopo una lunga fase di trattativa durata ben 27 mesi, le parti hanno raggiunto l’obiettivo di riconoscere le specificità dei settori rappresentati, sia in termini salariali che normativi. In particolare è stato introdotto un contratto di reinserimento al lavoro a tempo indeterminato per i giovani e i disoccupati. Questo nuovo istituto è presente anche in altri contratti nazionali come forma di assunzione a tempo determinato. Qui si prevede che venga invece utilizzato unicamente come contratto a tempo indeterminato, consentendo unitamente al reinserimento al lavoro anche un importante investimento sulle professionalità.
Inoltre, in un’ottica di rilancio del secondo livello di contrattazione, è stata salvaguardata la corretta tempistica dei tavoli di secondo livello aperti. Sulla flessibilità sarà possibile usufruire per il settore legno di un monte ore massimo di 104 ore con una maggiorazione del 15% fino a 96 ore e tra 96 e 104 ore del 18%. E’ stata in fine aggiornata in base alla normativa vigente la regolamentazione dell’apprendistato.
Positiva la mediazione raggiunta sul salario: per il periodo di vacanza contrattuale saranno erogate due tranche da 75 euro (aprile e luglio 2018); con un aumento dei minimi tabellari di 53€ al livello D per il settore legno artigiano (33€ a marzo e 20€ a giugno 2018) e 63€ al livello D per il settore legno Pmi (33€ a marzo e 30€ a giugno 2018). Per il settore lapideo artigiano l’aumento sarà al livello 3 di 56€ e 66€ per le Pmi, con le stesse scadenze di erogazione.
“Quest’ultima innovazione – commenta Armando Busnelli, della Filca Cisl Lombardia – è un importante risultato politico per le organizzazioni sindacali, che si sono battute per riconoscere la distinzione tra le tipologie d’impresa al fine di ridurre al minimo il rischio di dumping contrattuale con gli altri contratti nazionali Pmi degli stessi settori”. “L’aumento di circa il 3,9% – aggiunge – rappresenta, in termini percentuali,un importante risultato per tutti i settori artigiani”.
Il giudizio complessivo dei sindacati è, quindi, positivo. Ora la parola passa ai lavoratori per le assemblee e l’approvazione dell’accordo.

Con l’intesa siglata ieri salgono dunque a tre, dopo alimentaristi e tessili-chimici, i contratti nazionali rinnovati nel settore dell’artigianato. “L’accordo raggiunto rafforza la necessità di rinnovare al più presto anche i contratti regionali, scaduti a fine 2014 – sottolinea Mirko Dolzadelli, segretario regionale Cisl Lombardia con delega al mercato del lavoro -. Ci auguriamo che si avviino quanto prima le trattative. Il mancato rinnovo contrattuale è lesivo della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori dei diversi settori dell’artigianato lombardo”.