Franco Tosi, pressing sul ministero dello Sviluppo economico

Milano, 17.1.2014

Da 5.800 sono arrivati a 450, di cui oltre 200 in cassa integrazione, i lavoratori della Franco Tosi di Legnano che si sono riuniti oggi in assemblea per fare il punto sulla situazione aziendale. Dopo i numerosi passaggi di proprietà degli ultimi decenni, che hanno visto sfilare nomi come Ansaldo, Castiglioni Cagiva e Gammon Group, l’azienda è oggi commissariata con un destino sospeso tra chi vorrebbe affitarne subito una linea produttiva per far riprendere al più presto l’attività, come richiesto da Fim, Fiom e Uilm, e chi vorrebbe puntare direttamente alla vendita, come il commissario Andrea Lolli. I sindacati non demordono e venerdì 24 gennaio incontreranno a Roma sottosegretario allo sviluppo economico, Claudio De Vincenti, per sollecitare una decisione su questa azienda. “Il nostro obiettivo è far riprendere il lavoro – spiega il segretario regionale della Fim lombarda Luigi Dedei – bisogna subito dare una risposta a Pathel o Termomeccanica che oggi sono interessate a rilevare l’azienda, domani chissà”. Tra le tante preoccupazioni anche la scadenza della cassa integrazione. “E’ da settembre che i lavoratori non prendono lo stipendio in attesa che sia rifinanziata la cassa – sottoliena Dedei -. Servono decisioni, nuovi percorsi ma soprattutto certezze da parte del commissaro”. Dopo l’assemblea, i lavoratori sono stati ricevuti dal sindaco di Legnano Alberto Centinaio che ha dato il suo pieno appoggio e sostegno: “La Tosi è il simbolo di questo territorio, della sua storia e della sua creatività – ha detto -. Se riparte questa azienda c’è speranza per tutte le altre aziende del Paese”.