Gabel, sciopero e presidi per sollecitare risanamento

Milano, 14.2.2018

In sciopero oggi i 400 dipendenti della Gabel con iniziative in tutti i punti vendita e un presidio dalle 12 alle 16 davanti lo stabilimento dello storico gruppo tessile a Rovellasca, in provincia di Como. Sindacati e lavoratori sono preoccupati per il perseverare di una situazione finanziaria e produttiva critica in cui versa la società da molti anni.

Ad oggi infatti, non si intravedono iniziative di risanamento concrete e strutturali, nonostante i piani industriali presentati al ministero del Lavoro e la consistente ristrutturazione avviata nel 2013. Da allora pesanti sacrifici sono stati fatti sulle spalle dei lavoratori: la chiusura di due siti produttivi importanti, quello di Mornago (Varese) noto per la produzione di coperte Somma, e lo stabilimento di Rivanazzano (Pavia); e poi la parziale dismissione di uno dei due siti di Rovellasca (Como) che ha registrato la riduzione di un centinaio di lavoratori e il massiccio ricorso alla cassa integrazione.

“Oggi alcune indiscrezioni ci dicono che si è dimesso l’amministratore delegato della società – afferma Luigi Cannarozzo, della Femca Cisl Lombardia -. Noi ovviamente non facevamo la guerra all’amministratore delegato ma, se cambiare l’amministratore vuol dire cambiare strategia siamo pronti a sederci ad un tavolo. Ma – sostiene il sindacalista – un tavolo che inglobi oltre ad un vero e proprio piano strategico che punti al rilancio dell’export anche la trattativa sul rinnovo dell’integrativo che la società ha finora rifiutato”.

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