I lavoratori K-Flex: “Grazie al sindacato”

Milano, 29.5.2017

In una toccante lettera, i lavoratori dell’azienda chimica ringraziano i sindacalisti per averli sostenuti nella lunga lotta contro la chiusura della fabbrica di Roncello. “Non siamo riusciti a riavere il nostro posto di lavoro, ma siamo comunque qui a festeggiare una vittoria umana – scrivono -. Grazie a voi [sindacato] abbiamo lottato con coraggio e convinzione contro tutti e manifestato ovunque gridando a viva voce che questa è un’ingiustizia che purtroppo il nostro Stato permette”. È il passo centrale della lettera inviata dai lavoratori della K-Flex ai rappresentanti sindacali. Sono parole di ringraziamento da parte di chi, da gennaio a maggio, ha cercato di frenare una delocalizzazione che ha lasciato senza lavoro 187 persone e messo in difficoltà altrettante famiglie.
“Questa battaglia ci ha fatto ricredere sul sindacato – scrivono i lavoratori -. Non sono le sigle sindacali a fare la differenza, ma le persone. Se ci fossero tanti Massimo, Eliana, Matteo, Domenico, Rita, Luisa che sono stati con noi in questi giorni, questo mondo del lavoro sarebbe sicuramente migliore”.
Rimane l’amaro in bocca per la fine triste della dura vertenza che ha visto contrapposti azienda, da una parte, e lavoratori e sindacato, dall’altra. “La K-Flex – continua la lettera – non ha vinto, anche se è riuscita comunque a fare quello che voleva sfruttando la non volontà di questo Stato di cambiare le cose. Speriamo quindi che in futuro la nostra lotta possa servire ad altri”.
In realtà, la lotta dei lavoratori della K-Flex ha già prodotto effetti. Mercoledì 24 maggio, Carlo Calenda, il ministro per le Attività produttive, ha diffuso una lettera al segretario generale e a tutti i direttori generali del suo dicastero affermando che “a seguito delle sempre più frequenti ipotesi di delocalizzazione” di chi ha beneficiato di incentivi si individuino “specifici modelli di agevolazione condizionata” con “clausole, anche di fonte pattizia, che determinino un obbligo di mantenimento, per un coerente arco temporale, della struttura produttiva”. Qualora si verificasse una delocalizzazione, la contrazione o la cessazione delle attività ciò comporterà “la decadenza automatica del beneficio”. Si tratta di un primo paletto contro l’abuso degli incentivi a chi investe all’estero. Un provvedimento che potrebbe evitare il ripetersi di situazioni simili proprio a quella della K-Flex, azienda che ha ricevuto sussidi per l’internazionalizzazione e poi ha chiuso la produzione in Italia.