Metalmeccanici agli industriali riuniti a Brescia: basta oltranzismo

Milano, 1.7.2016
 
Oggi grande manifestazione e sciopero dei metalmeccanici di Fim, Fiom, Uilm a Brescia in concomitanza con l’Assemblea generale di Federmeccanica. Alla testa del corteo, che ha sfilato per le strade della città, il leader della Fim Cisl Marco Bentivogli e i segretari di Fiom e Uilm. Bentivogli intervenendo al comizio in Piazza della Loggia ha dichiarato: “Siamo venuti a trovarli per spiegare tutto il nostro dissenso, e rivolgendosi agli industriali dice: altro che rinnovamento state mostrando quanto c’è di più vecchio nelle relazioni industriali: l’oltranzismo che nega un vero negoziato e blocca da otto mesi la categoria. Federmeccanica nega il valore del Contratto e della mediazione per raggiungerlo, un vero salto indietro nel passato peggiore. La persona – dice il leader Fim Bentivogli – è al centro quando il suo salario non è a discrezione del padrone. Quando il salario viene erogato in base a criteri uguali per tutti i lavoratori.  Non erano fabbriche moderne, e neanche bene comune, precisa Bentivogli – quelle dell’’800 dove i diritti erano concessioni, come quelle dove si vuol tornare oggi chiamando i superminimi individuali “meritocrazia”.  “La persona – prosegue Bentivogli – è al centro quando si contratta e valorizza il lavoro dentro i contratti collettivi e si valorizza la voglia di organizzarsi con gli altri lavoratori nel sindacato. Gli industriali – dice – continuano a provare ad impedire il blocco degli straordinari, proponendo preaccordi pensando di svuotare la piazza, ma i lavoratori hanno capito la posta in gioco e continueremo ad il blocco degli straordinari ad oltranza, finche non si riaprirà una vera trattativa”.  Bentivogli è chiaro: “ A Federmeccanica diciamo: non c’è rinnovamento nel desiderio di piegare il sindacato alle proprie volontà e non firmeremo mai un contratto che difende il potere di acquisto dei salari per solo il 5% dei lavoratori e che fa diventare il nostro contratto nazionale un “contrattino” e non rafforza la contrattazione in azienda e nel territorio”.  
E rivolgendosi sempre agli industriali aggiunge: “Parlano di “aumenti a pioggia” ma dove vivono? Provateci voi a campare con 1200 euro al mese con famiglia e mutuo, voi avete perso denaro e imprese, noi abbiamo perso 300mila posti di lavoro e dimezzato i salari.  
Per noi – dice il leader delle tute blu della Cisl – il contratto non va in ferie siamo insieme a oltre 7 milioni di lavoratori con ben 46 contratti ancora da rinnovare è questa la “via italiana alla partecipazione?”. Per i metalmeccanici della Cisl la vera “via italiana alla partecipazione” è fare più contratti, ricercare maggiore sostenibilità, creare nuovi diritti e costruire le condizioni perché si distribuisca la ricchezza laddove viene creata.  
Nei primi 3 mesi del 2016, in tutta Europa si riducono i salari solo di Italia e Cipro.
Le tute blu di Cgil Cisl e Uil si dicono pronte a proseguire la mobilitazione fino a quando non verrà riaperta la trattativa.