Micron, lavoratori di Agrate e Vimercate manifestano a Roma

Milano, 26.2.2014
 

Un centinaio  di  lavoratori delle sedi Micron di Agrate e Vimercate hanno manifestato oggi a  Roma, con i colleghi di Arzano (Na), mentre era in corso l’incontro al Mise tra sindacati e azienda. Al di là della disponibilità del governo, resta da parte aziendale  la rigidità per soluzioni alternative alla procedura di riduzione del personale,  l’unica disponibilità emersa è stata quella di avviare  alcune verifiche per offrire eventuali opportunità di lavoro nelle sedi estere del gruppo. “L’incontro odierno non aggiunge grandi novità – afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim Cisl Micron-StM -. Siamo preoccupati delle rigidità aziendali visto che non siamo di fronte ad una crisi del settore e industriale, ma a “rigidità” da parte aziendale  che si giocano sul piano delle strategie finanziarie”. “Per questo – aggiunge – come organizzazioni sindacali presenteremo un documento tecnico  sulla situazione di questo settore. Il nostro obiettivo resta quello di trovare una soluzione che tuteli tutti i lavoratori e consolidi la presenza industriale del Gruppo in Italia salvaguardando il capitale umano e professionale. Il nostro Paese non può permettersi di perdere la memoria e le memorie!”. Un’altra giornata di mobilitazione è stata programmata per il 7 marzo: in occasione del tavolo sulla microelettronica che si svolgerà presso il Mise a Roma la mattina, i sindacati hanno proclamato 8 ore di sciopero, a livello nazionale, delle lavoratrici e dei lavoratori della Micron e della Stm per chiedere al nuovo governo una vera politica industriale per il settore, contro i licenziamenti, contro la privatizzazione della Stm per fare cassa, per una nuova stagione di investimenti in ricerca e sviluppo che faccia tornare la microelettronica italiana leader nel mondo. In concomitanza con lo sciopero si svolgeranno iniziative territoriali che avranno l’obiettivo di far luce sulle problematiche di un pezzo importantissimo dell’industria italiana, anche coinvolgendo il mondo universitario.universitario.
 
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