Piani di Welfare aziendale contrattuale, nel 2018 aumentano le oportunità

Milano, 18.1.2018

Anche per il 2018 la Finanziaria destina risorse per introdurre beni e servizi di welfare come strumenti a tutela dei lavoratori e lavoratrici e a sostegno della retribuzione. Negli ultimi tre anni il governo ha stanziato su questo fronte 483 milioni di euro nel 2016, per poi arrivare fino a 520 milioni di euro per il 2017 e il 2018.

La manovra del 2018 ha introdotto interessanti novità in tema di welfare aziendale, ampliando le opportunità già previste fin dal 2016. La principale riguarda l’introduzione, all’interno del comma 2 dell’articolo 51 del Tuir,
della nuova lettera “dbis” ovvero l’esclusione dal reddito di lavoro di quelle somme erogate o rimborsate alla generalità dei dipendenti (o a categorie di questi) dal datore di lavoro per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

Dal 2018 le imprese potranno inserire all’interno dei loro piani welfare anche la possibilità di pagare o rimborsare l’abbonamento per bus, tram, metro e treno dei loro dipendenti e dei familiari. Il costo risulta completamente deducibile se la misura viene prevista da un piano di welfare negoziato tra l’azienda ed il sindacato.

“E’ una misura interessante – commenta Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia – che oltre a rispondere al bisogno di sostenere il reddito dei lavoratori e delle loro famiglie, in relazione ai bisogni di trasporto per esigenze di lavoro ma anche di studio dei figli, offre la possibilità di introdurre il tema della mobilità nel confronto con l’azienda quale ulteriore strumento di rafforzamento delle politiche di conciliazione vita lavoro, anche nella logica di incentivare modelli di mobilità sostenibile nei nostri territori”.

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