Tetto ai super-stipendi, al via pressing per la proposta di legge

Milano, 3.2.2014

Depositate le oltre 118mila firme raccolte, attualmente al vaglio per la verifica, il sindacato dei bancari della Cisl è pronto al pressing affinché la proposta sul tetto alla retribuzioni dei top manager venga calendarizzata quanto prima e si avvii l’iter parlamentare. Per rilanciare l’attenzione sull’iniziativa avviata con la Cisl, si è tenuto questa mattina a Milano il dibattito “Lavoro, giustizia, equità”, con   Andrea Zoanni, segretario generale Fiba Cisl Lombardia, Alberto Berrini, economista e editorialista rivista Valori, Stefano Candiani, senatore gruppo parlamentare Lega Nord e autonomie, Franco Mirabelli, senatore Partito democratico, Giulio Romani, segretario generale Fiba Cisl, Gigi Petteni segretario generale Cisl Lombardia. “Abbiamo lanciato insieme un’iniziativa importante – ha sottolineato Petteni -. Abbiamo chiesto di mettere un tetto alle retribuzioni dei manager perché vogliamo creare le condizioni migliori per cui il mondo economico e il mondo del lavoro tornino a incrociarsi, partendo dai temi concreti e dai bisogni delle persone”. “Abbiamo bisogni di una finanza che accompagni l’economia reale – ha aggiunto – perché solo attraverso l’economia reale questo paese può avere un futuro. E noi vogliamo batterci per il futuro delle nostre comunità e delle persone”.  Anche dall’intervento dell’economista Alberto Berrini è arrivata una forte sollecitazione per un “riposizionamento complessivo del sistema-Italia”. “Checché se ne dica, senza domanda interna l’economia non riparte e se n’è accorta anche la Cina, che dal 2009 ha iniziato ad alzare i salari – ha detto Berrini -. L’Italia ha un livello di diseguaglianza elevatissimo, con il 10% del paese che detiene il 50% della ricchezza. Se non si ricomincia a investire, ad avere piano industriale e a capire dove vogliamo posizionarci, non andiamo da nessuna parte”. Con oltre 22mila firme, circa un quinto del totale, la Lombardia ha dato un importante contributo alla campagna per un tetto alle retribuzioni dei manager. “I salari da capogiro sono immeritati – ha sottolineato Andrea Zoanni, segretario generale Fiba Lombardia – e in tempo di crisi tutto ciò non è più sopportabile. Occorre mettere in moto un percorso di cambiamento, per ridurre le diseguaglianze e le difficoltà delle famiglie, delle imprese e dei giovani”. Secondo il segretario generale della Fiba, Giulio Romani, è necessaria “una profonda riforma del sistema”. “Il divario tra le retribuzioni dei manager e quelle dei lavoratori è diventato intollerabile – spiega – anche perché i super-stipendi e i bonus milionari non sono assolutamente correlati all’andamento delle imprese e a nessun effetto benefico per i lavoratori”.