Brutte notizie dal progetto Iscos in Niger

Milano, 28.1.2016
 
Le notizie riguardo al progetto di sostegno alla scuola di Tan Barogane in Niger purtroppo non sono buone.
Dopo anni di duro lavoro svolto prima da Cecilia e poi dal maestro Goumour, grazie al quale la scuola di Tan Barogane è diventata un punto di riferimento educativo per le famiglie e di accoglienza per i bambini e ragazzi della zona e di inclusione per quelli con disturbi mentali, arrivano delle cattive notizie.
Infatti qualche mese fa il lavoro svolto dal maestro Goumour ha attirato su di sé l’invidia di altre persone che, di fatto, lo hanno rimosso dal suo incarico di maestro dalla scuola. Attualmente Goumour vive in un villaggio vicino vendendo carte telefoniche. La sua casa a Tan Barogane, casa destinata al maestro della scuola, voleva essere presa da chi ha preso il suo posto, ma alla fine si è trovato l’accordo di destinarla alla famiglia di Mohammadoune, alunno della scuola con dei disturbi mentali su cui si era molto focalizzata l’attività educativa. La famiglia di Mohammadoune conta altri 2 figli con disturbi mentali perciò avere una casa è una necessità. Questa per noi è una piccola vittoria tra tutti questi avvenimenti negativi.
Ciò che abbiamo costruito in questi anni è stato possibile perché invece di progettare a monte la destinazione, l’abbiamo trovata camminando insieme alle persone. Goumour ci ha raccontato che pochi giorni fa aveva fatto un sogno: si trovava a scuola con i bambini (a Tan Barogane), la porta dell’aula era stata portata via, arriva il nuovo direttore e gli chiede come mai lui è lì e Goumour risponde: “sono qui perché mi sono legato a questi bambini e volevo stare con loro”. La trasformazione che è avvenuta in Goumour è il miglior indice di “successo” dell’impegno di questi anni. Riuscire a portare, in Niger, un giovane maestro precario (lui ha solo la terza media come titolo di studio) a raggiungere una tale motivazione al lavoro con i bambini è unico. Una donna, madre di un bambino che ha sviluppato un gravissimo ritardo psico-fisico ha voluto incontrare Goumour perché aveva saputo di come era riuscito ad aiutare Mouhammadoune.
Cecilia ha effettuato una missione in Niger a fine dicembre nel corso della quale ha incontrato Goumour. Il suo stato d’animo è comprensibilmente provato dall’ingiustizia subita e il senso di smarrimento è ancora vivo in lui. 
La nostra volontà per il futuro è riuscire a riprendere il progetto educativo insieme a Goumour al fine di valorizzare le competenze acquisite e trasmetterle ai bambini nigerini. 
Su questo sarà nostra cura dare aggiornamenti a tutti i nostri sostenitori.
 
QUI trovate un articolo che racconta in modo più dettagliato quanto successo e le nostre considerazioni a riguardo.