
Milano, 12.12.2017
Per domani è fissata l’udienza al Tribunale di Lecco nella quale si discuterà l’accertamento dei presupposti per la revoca dell’ammissione al concordato preventivo di Filca Cooperative.
“Premesso che il compito del Tribunale è quello di emettere sentenze in sintonia con quanto dettato dalla legge, quello del sindacato è di difendere i diritti dei lavoratori: la difesa dei posti di lavoro, il rispetto delle norme di legge e dei contratti, oltre alla possibilità di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori attraverso la contrattazione”. Così Armando Busnelli, operatore Edili Cisl Lombardia che sta seguendo la vicenda Filca Cooperative.
“In questi due anni e mezzo di trattative difficili con Filca Cooperative credo che in maniera responsabile quanto scritto sopra è stato fatto dalla Cisl, che ho rappresentato in Filca Cooperative, ma anche le altre sigle sindacali non sono state contrarie, tant’è che sempre anche Cgil e Uil hanno firmato con la Cisl accordi con l’azienda – prosegue -. Ora siamo davanti ad una situazione particolare: i dipendenti sono stati licenziati e quasi tutti vantano nel confronto di Filca Cooperative un credito che per alcuni si aggira tra i 7 e i 10 mesi di stipendio. Alcuni (circa 35 dipendenti) hanno continuato a lavorare per parecchi mesi pur sapendo che alla fine sarebbero stati licenziati, oltretutto senza percepire alcun stipendio”.
Busnelli sottolinea che per i lavoratori sarebbe una tragedia il fallimento, “perché in quel caso le banche non interverrebbero a coprire il debito – spiega – e proprio i lavoratori ex dipendenti difficilmente potranno recuperare anche una piccola parte del credito”. “In questi anni abbiamo lavorato per salvaguardare i posti di lavoro – conclude Busnelli -. Ora ci auguriamo che chi deciderà sulle sorti di questa azienda comprenda che sono coinvolte molte famiglie, anche in condizioni economiche difficili”.