
Milano, 31.1.2019
Due ore di proiezione, per un film sul razzismo e sull’ingiustizia nel mondo, che trascorrono in fretta. Se la strada potesse parlare racconta di una giovane che aspetta un bambino mentre il padre è incarcerato, accusato di uno stupro non commesso ma in quanto nero, e perseguitato da un poliziotto razzista. Riuscire a far emergere la verità non sarà quindi semplice ma la nostra eroina non si arrende e vuole tirar fuori dalla prigione il suo amato prima che nasca il bambino… Barry Jenkins porta sullo schermo uno dei libri di maggior successo di Baldwin che lo stesso scrittore stese colpito dagli assassinii di Malcolm X e Martin Luther King. Jenkins, che con Moonlight (ritratto di un ragazzino nero e gay) aveva già vinto 3 oscar ora punta ancora in alto con un’opera meravigliosamente fotografata nel ricostruire il mondo che abita una strada di Harlem, che mostra la capacità di amore dei ragazzi pur immersi in una terribile società dove il razzismo la fa da padrone. Insomma, pur se ambientato negli anni ’70, il film potrebbe insegnare qualcosa anche alla contemporaneità dove la mancanza di amore è tragedia quotidiana.