Il colpo di calore è infortunio | Roberta Vaia: “Adottare azioni di prevenzione contro il caldo”

L’esposizione prolungata alle eccessive temperature e umidità in ambienti aziendali o all’aperto è causa di danni, anche gravi, per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori e può provocare malori per disidratazione e surriscaldamento degli organi interni fino al cosiddetto “colpo di calore”

A questo proposito sono intervenuti Roberta Vaia, Segretaria Regionale CISL Lombardia e Remo Guerrini, Direttore di INAS CISL Lombardia

Roberta Vaia: “Questi casi non vanno sottovalutati e devono essere trattati come infortunio sul lavoro e non come una comune malattia. Ad essere maggiormente esposti al pericolo sono i lavoratori di edilizia, cantieristica stradale e agricoltura. Questo non vuol dire però che i lavoratori di altri settori non possano esserne colpiti. In queste settimane di temperature estreme e altissimi livelli di umidità in Lombardia, le ATS dovrebbero monitorare attentamente l’adozione di misure di tutela dallo stress termico durante i controlli nei settori a rischio. La prevenzione sul luogo di lavoro è fondamentale per ridurre i rischi per la salute causati dall’esposizione a temperature elevate. Le norme ci sono, ma servirebbe una più specifica definizione delle misure per questo tipo di rischio, e sarebbe stato inoltre più efficace se Regione Lombardia avesse emesso un’ordinanza per garantire l’adozione uniforme di misure preventive

Remo Guerrini: “Alla lavoratrice e al lavoratore infortunato devono essere assicurate tutte le tutele spettanti: è quindi possibile contattare il patronato INAS CISL più vicino per ricevere l’assistenza necessaria per vedersi riconoscere l’infortunio e le indennità dovute dall’INAIL. Gli sportelli INAS sono presenti a Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Varese e Sondrio e il numero verde a disposizione è 800 249 307

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