Fabio Nava all’Assemblea Congressuale di VIVAce: “Il futuro del sindacato passa anche da ascolto, partecipazione, educazione e innovazione. Solo così la CISL potrà continuare a essere un punto di riferimento per tutti i lavoratori, garantendo diritti e tutele in un mondo in profonda trasformazione”

Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente e il Sindacato non può restare fermo a guardare”. Con queste parole Fabio Nava, Segretario Generale della CISL Lombardia, ha aperto il suo intervento all’Assemblea Congressuale di VIVAce, l’associazione CISL dei lavoratori freelance e dei liberi professionisti, riunita venerdì 7 marzo 2025, presso l’Agriturismo La Camilla a Concorezzo, in provincia di Monza Brianza.

Un congresso sindacale non è solo un’occasione per rinnovare le cariche, è un esercizio di democrazia interna, ma soprattutto un momento per riflettere su chi siamo, su cosa vogliamo essere e su come vogliamo continuare a rappresentare un punto di riferimento per il mondo del lavoro”, ha affermato Nava

Lavoro e qualità della vita: le nuove priorità dei lavoratori

Uno degli spunti più interessanti del discorso di Nava è arrivato da un’analisi sulle nuove esigenze dei lavoratori, profondamente cambiate dopo la pandemia, come evidenziato anche nel ricco dibattito della tavola rotonda, che ha visto protagonisti Emmanuele MassagliPresidente della Fondazione Tarantelli, Stefano Gherno Psicologo del lavoro e Matteo Parmigiani Segretario Regionale FELSA CISL Lombardia e moderata da Manuel Giovanati, Coordinatore VIVAce Lombardia e Se, al quale è stata affidata anche la relazione introduttiva della giornata.
Fino a qualche anno fa, la domanda principale che si ponevano i lavoratori era ‘quanto guadagnerò?’. Oggi il reddito è sceso al quarto posto tra le priorità. Ai primi posti ci sono il benessere sul luogo di lavoro, la flessibilità, la qualità del tempo, dell’ambiente di lavoro e delle relazioni”. Questo mutamento richiede una risposta adeguata da parte del Sindacato: non basta più concentrarsi esclusivamente sulla contrattazione salariale, ma bisogna lavorare su una visione più ampia, che tenga conto del benessere complessivo della persona

Un sindacato che evolve: la chiave è la partecipazione

Uno dei concetti più forti espressi dal Segretario è stato quello della partecipazione. La CISL ha sempre avuto nel proprio DNA la volontà di dare voce ai lavoratori e oggi questa missione deve essere ancora più chiara e concreta. “La parola chiave per il sindacato di oggi è partecipazione. Cambiare un sistema non è semplice, ma se vogliamo davvero incidere sul futuro del lavoro, dobbiamo coinvolgere le persone, ascoltare i bisogni reali e trasformarli in azioni concrete”. E questa visione si lega a una nuova consapevolezza: non è più sufficiente parlare ai lavoratori, bisogna coinvolgerli, renderli protagonisti delle scelte che influenzano la loro vita professionale. In una parola: partecipanti

Educare e accompagnare: il ruolo sociale del sindacato

Accanto alla partecipazione, Nava ha posto l’accento su due parole chiave: educazione e accompagnamento. “Il sindacato deve essere un punto di riferimento per i lavoratori in tutte le fasi della loro vita professionale. Dobbiamo aiutarli a capire il mondo che cambia, formarli sulle nuove competenze, accompagnarli nella transizione tra vecchi e nuovi modelli di lavoro”. Un esempio concreto è la sicurezza sul lavoro, un tema su cui la CISL insiste da sempre. “Non possiamo accettare che il numero di infortuni e morti sul lavoro resti invariato. Serve un cambiamento culturale, un’educazione continua alla sicurezza, che parta dalle famiglie, dalla scuola, in tutti i centri di aggregazione, per arrivare in ogni luogo di lavoro

Dal lavoratore dipendente al professionista: il Sindacato per tutti

Un altro tema cruciale toccato da Nava riguarda l’allargamento del concetto di rappresentanza. Il sindacato del futuro non può più occuparsi solo dei lavoratori dipendenti, ma deve guardare a tutte le figure professionali, inclusi autonomi, partite IVA e lavoratori atipici. “Dobbiamo superare i vecchi schemi e guardare la realtà. Oggi sempre più persone lavorano senza un contratto tradizionale. Quindi sono lavoratori di serie B? Se è una loro libera scelta no, sono professionisti che hanno bisogno di tutele, di supporto, di servizi. Il Sindacato deve essere al loro fianco”. Un concetto che si lega alla volontà di costruire un nuovo modello di Sindacato, capace di intercettare i bisogni di un mondo del lavoro in costante evoluzione

Ascoltare per costruire il futuro

Uno degli strumenti fondamentali per affrontare questa trasformazione è l’ascolto attivo. Comprendere davvero le esigenze di chi lavora significa instaurare un dialogo continuo con gli iscritti. Per questo, grazie alla collaborazione con BiblioLavoro, la CISL Lombardia è impegnata nel raccogliere dati, esperienze e opinioni parlando direttamente con i lavoratori, attraverso un progetto di sistematiche survey e questo processo consente di ottenere un quadro chiaro delle esigenze specifiche di ogni settore, trasformando il confronto in azioni concrete ed efficaci. L’intervento di Fabio Nava si è chiuso con un forte richiamo alla responsabilità e al coraggio di innovare. “Cambiare non è semplice, ma è necessario. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e la CISL deve farsi trovare pronto a interpretare questa trasformazione, con coraggio e con la determinazione che ci ha sempre contraddistinto

Il futuro del sindacato passa anche da qui: ascolto, partecipazione, educazione e innovazione. Solo così la CISL potrà continuare a essere un punto di riferimento per tutti i lavoratori, garantendo diritti e tutele in un mondo in profonda trasformazione