
“Il caldo non è più un’emergenza imprevista. È una certezza. E ogni anno ce lo dimostra.
Già lo scorso anno avevamo lanciato l’allarme: serve programmare per tempo, perché il caldo estremo non è più un’eccezione, ma una condizione che si ripresenta puntualmente. Il lavoro delle ATS è prezioso, ma da solo non basta. Serve un protocollo di gestione condiviso, costruito insieme a istituzioni e parti sociali. Ma per farlo, bisogna muoversi prima, non quando siamo già in piena emergenza. Oggi, purtroppo, siamo costretti a ricorrere a misure drastiche. Non ci entusiasmano, ma sono necessarie, perché lavorare in queste condizioni è pericoloso: il caldo mette a rischio la salute e aumenta il rischio di infortuni. Per questo, riteniamo giusta e inevitabile l’ordinanza emessa a inizio luglio. Ribadiamo l’importanza di affiancare all’ordinanza strumenti concreti di sostegno al reddito, da introdurre a livello nazionale. In particolare, va valorizzato il lavoro già avviato dalle categorie sindacali nel settore agricolo e florovivaistico, con accordi specifici per modificare gli orari di lavoro in base alle temperature e nel settore edile, con la richiesta di applicare la cassa integrazione per eventi meteo come misura di copertura per le ore di lavoro sospese a causa del caldo“
Roberta Vaia – Segretaria Regionale CISL Lombardia
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