Naspi, i chiarimenti Inps su malattia e infortunio

Milano, 20.7.2017

Con le Circolari n. 94/2015 e n. 142/2015 l’Inps ha precisato che i periodi di malattia e infortunio sul lavoro, nel caso in cui non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro, ai fini Naspi non sono considerati utili, ma devono essere neutralizzati con conseguente ampliamento del periodo di riferimento sia dei 4 anni per il requisito contributivo, sia dei 12 mesi per quello di effettivo lavoro svolto. Successivamente ha ammesso la neutralità dei periodi di malattia e infortunio con integrazione del datore di lavoro ai soli fini della individuazione dei 12 mesi entro cui ricercare le 30 giornate di effettivo lavoro.
Con il messaggio 2875 dell’11 luglio 2017, di seguito allegato, ha uniformato le stesse norme anche alla malattia e infortunio integrate dal datore di lavoro.
Ai fini della Naspi, tutti i periodi di malattia e infortunio, integrati o meno dal datore di lavoro, sono quindi neutri e comportano un ampliamento del periodi di osservazione per ricercare il requisito contributivo delle 13 settimane nei 4 anni precedenti l’evento, e quello lavorativo effettivo delle 30 giornate di lavoro nei 12 mesi sempre precedenti l’evento.

 

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Leggi e scarica il messaggio Inps 2875 dell’11 luglio 2017