Milano, 6.3.2014

Storti fu tenace assertore dell’identità della Cisl e della sua autonomia dal potere industriale, politico, governativo. Visse da protagonista l’intensa stagione che portò all’affermazione del ruolo contrattuale del sindacato, al Patto federativo di Cgil, Cisl, Uil (1972) e ai suoi incompiuti sviluppi.
Il libro vuole essere il ritratto a più mani, privato e pubblico, di un padre e di un uomo amato e contrastato per le sue idee e la sua personalità. Una sorta di biografia corale, che si avvale dei ricordi e delle testimonianze di altri segretari generali della Cisl (Carniti, Marini, D’Antoni, Pezzotta, Bonanni), di dirigenti e studiosi che con lui ebbero rapporti diretti (Borgomeo, Morese, Manghi, Saba). È anche un invito a guardare con più attenzione al passato del movimento sindacale, a misurarsi con la sua storia, superando vuoti di memoria e carenze di analisi che nuocciono soprattutto alle giovani generazioni.
Claudio Storti, già ricercatore e sindacalista, svolge attività di consulenza e formazione come libero professionista, dopo essere stato dirigente dell’Ifap (Scuola manageriale dell’Iri). Ha lavorato in prevalenza sulla gestione e lo sviluppo delle persone. Il libro è nato da queste esperienze, e dai suoi studi sulla memoria e l’identità individuale e collettiva.
La scheda
Claudio Storti
Bruno Storti e la Cisl
Edizioni Lavoro©Copyright 2014
Pagine: 178
ISBN 978-88-73113-356-8
Prezzo di copertina € 18,00