Cinema e lavoro: dal 1 settembre torna il Labour Film Festival, giunto quest’anno alla XXI edizione

Dal 1 settembre al 9 ottobre 2025, presso il Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni, si terrà la XXI edizione del Labour Film Festival, la rassegna dedicata all’incontro tra cinema e lavoro, promossa da CISL e ACLI Lombardia con il cinema stesso

I focus di questa edizione sono molteplici, in particolare: l’esperienza del lavoro di relazione e della cura della persona, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e con la disabilità; il rapporto tra produzione e impatto sull’ambiente; le lotte e le ingiustizie nel mondo del lavoro odierno

Il festival anche quest’anno ripropone la formula articolata su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, dedicata ai documentari, e Labour.Film, dedicata ai lungometraggi di fiction

Il Labour Film Festival non è una semplice rassegna, ma un patrimonio culturale e sociale che la CISL Lombardia custodisce e rinnova da oltre vent’anni” – ha dichiarato Fabio Nava, Segretario Generale della CISL Lombardia. “Siamo convinti che il lavoro non si racconti solo nelle fabbriche, negli uffici o nelle vertenze, ma anche attraverso l’arte, la memoria e le storie che il cinema sa restituire con forza e umanità. Per questo investiamo in questo progetto con convinzione: perché restituisce dignità al lavoro, dà voce a chi spesso non ce l’ha e contribuisce a costruire coscienza civile e speranza. In un tempo attraversato da incertezze e diseguaglianze, il Labour Film Festival è un luogo di incontro e di dialogo, un laboratorio di comunità che unisce giovani e adulti, studenti e lavoratori, cultura e sindacato. La sua unicità è proprio questa: rendere il lavoro non un tema di nicchia, ma una grande narrazione collettiva, capace di ispirare futuro. È anche così che la CISL vuole fare sindacato: con la contrattazione, certo, ma anche con la cultura che educa, sensibilizza e unisce. La forza di questo Festival è la sua coerenza con un progetto culturale più ampio che la CISL Lombardia porta avanti da anni. Non è un evento isolato: si innesta nella rete di BiblioLavoro, custode della memoria del lavoro e del sindacato, e si inserisce nel percorso di iniziative che promuovono cultura come bene comune. Investire in cultura significa investire in comunità, in coscienze, in futuro. E il Labour Film Festival è simbolo concreto di questa convinzione: un laboratorio di giustizia e speranza, un ponte tra storia, arte e lotta per la dignità del lavoro

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