Un film sulla discriminazione di genere nel mondo del lavoro
Milano, 28.6.2021

La difficoltà di trovare lavoro da parte di una donna presso uno studio legale nell’America degli anni ’70 è il tema del film Una giusta causa, diretto dalla regista e produttrice televisiva statunitense Mimi Leder. Si basa sulla storia, di Ruth Bader Ginsburg nominata poi da Clinton giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti. Ma quando si trasferisce a New York al seguito del marito sarà costretta, nonostante la brillante laurea conseguita, a dedicarsi all’insegnamento, in quanto donna e madre viene discriminata. Per questo, dapprima come consulente legale volontaria e poi come giudice promosse diverse cause legali a favore dei diritti di genere. Il film si basa su una sceneggiatura firmata dal nipote della reale protagonista e si concentra sulla realtà di una nazione la quale, nonostante i sogni di democrazia, manteneva una legislazione discriminatoria. Da questo punto di vista il film, per quanto girato in modo tradizionale e parzialmente riuscito, si occupa del ritardo delle istituzioni in ordine al problema e si concentra su un processo nel quale la futura giudice della Corte Suprema difende i diritti di un uomo per mettere in evidenza le discriminazioni esistenti, comprese questioni come quelle della parità salariale tra uomini e donne. Insomma un film che, pur parlando di vicende di mezzo secolo fa strizza l’occhio all’attualità ed in questo senso merita una visione.