Comitato Esecutivo CISL Lombardia | 21 maggio 2024

Martedì 21 maggio 2024, presso l’Agriturismo “Antico Benessere” di Fara Gera d’Adda, in provincia di Bergamo, si è tenuto il Comitato Esecutivo USR CISL Lombardia

La mattinata si è aperta con la relazione introduttiva di Ugo Duci, Segretario Generale CISL Lombardia, il quale ha trattato diversi argomenti, tra cui le prossime elezioni per il Parlamento europeo, che si terranno ad inizio giugno:

L’8 e il 9 giugno gli over diciassettenni tra i 450 milioni di cittadini dell’Unione Europea saranno chiamati a fare la loro parte, in un anno elettorale straordinario che, tra elezioni già svolte e quelle che si svolgeranno, coinvolgerà 4 miliardi di persone in 76 Paesi in tutto il Mondo. Le previsioni della partecipazione al voto, purtroppo, non sono confortanti, specialmente per quanto riguarda il nostro Paese, mentre bisognerebbe parlare con verità e responsabilità alle persone chiamate al voto, a partire dai giovani, per far comprendere quanto è necessaria un’Unione che faccia vivere i diritti fondamentali della Carta e dei Trattati; un’Unione aperta, capace di far partecipare tutti e tutte al miglioramento delle condizioni di vita, di garantire sicurezza e benessere anche di fronte ai rischi provocati dalla crisi climatica e di svolgere un’azione di pace e giustizia nel mondo.
Dobbiamo, inoltre, investire in una politica migratoria votata all’accoglienza e all’integrazione e, sul piano dello sviluppo e della coesione, non basterà sviluppare una vera politica industriale europea, ma occorrerà anche un’unica politica fiscale ed economica europea che metta le basi di un welfare continentale capace di garantire la continuità dei diritti sociali, a prescindere dalla fragilità delle condizioni della persona

Successivamente, il Segretario è entrato nel dettaglio dell’operato della CISL Lombardia sui temi del mercato del lavoro e del welfare:

Per quanto riguarda il Mercato del Lavoro continua la nostra attività di confronto con la Regione rispetto alla definizione di nuovi ambiti di intervento, oltre che al miglioramento di quanto si sta già facendo in tema di politiche attive. L’impegno messo in campo non solo dai Centri per l’Impiego, ma anche da parte degli enti accreditati (tra cui il nostro IAL) ha permesso di raggiungere e di prendere in carico negli ultimi 5 anni quasi 300.000 persone, con oltre 100.000 avviamenti a tempo indeterminato. Questi risultati, visibili a tutti, grazie ad una piattaforma voluta insistentemente da noi e messa a disposizione dalla Regione, evidenziano come sia necessario promuovere un sempre più forte allineamento delle proposte formative con le reali esigenze del mercato del lavoro lombardo. Inoltre, partendo dal presupposto che l’ambiente di lavoro deve essere inclusivo ed accessibile per tutti, ci siamo impegnati attivamente per promuovere
l’inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità: un passo fondamentale in questa direzione è stata la nostra partecipazione al Tavolo per la stesura della Prassi di riferimento UNI per il Lavoro inclusivo delle persone con disabilità.
Ancora, il progetto “Osservatorio sulla Sostenibilità sociale e la partecipazione dei lavoratori: quali bisogni per la contrattazione? Rovesciare paradigmi e prospettive per l’agire del sindacato”, rappresenta un’iniziativa innovativa, che si propone di analizzare il tema della sostenibilità da una prospettiva sindacale, con l’obiettivo di individuare nuove strategie ed azioni contrattuali per rafforzare la partecipazione dei lavoratori alle trasformazioni che stanno coinvolgendo il mondo del lavoro. In quest’ottica si inserisce anche il percorso formativo partito negli scorsi giorni e rivolto ai nuovi operatori, agli RSB e agli RLST, che ha l’obiettivo di fornire loro le competenze necessarie per svolgere al meglio il loro ruolo e nello stesso tempo costruire quelle sinergie tra le diverse figure che operano nel mondo dell’artigianato, che ci consentiranno di essere più efficaci nella nostra azione

Per quanto riguarda il welfare, invece, sono diversi i temi che stiamo affrontando: in primo luogo, il governo delle liste di attesa; dopodiché il ritardo nella realizzazione delle strutture previste dal PNRR; il tema delle RSA, per il quale abbiamo chiesto a Regione l’attivazione di un Tavolo tecnico che si occupi di questo tema ed infine il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: lo scorso 8 maggio, durante un Convegno unitario che ha visto la partecipazione di 350 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, abbiamo presentato all’Assessorato Welfare e all’Assessorato Lavoro e Formazione una piattaforma
unitaria con proposte precise, al fine di rendere la formazione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro adeguata, di qualità e soprattutto erogata da Enti Formativi certi. Le proposte sono state ampiamente discusse e abbiamo registrato una significativa apertura al lavoro proposto, sia da parte di Regione sia da parte dell’Ispettorato del Lavoro

In seguito, si è tenuto il dibattito, con diversi interventi dalla platea:

Ha concluso i lavori della mattinata Daniela Fumarola, Segretaria Generale Aggiunta CISL, la quale, nel suo intervento, ha toccato i temi europei, per poi focalizzarsi sul contesto economico e politico italiano:

L’Europa per noi è fondamentale: io credo che il mondo occidentale di sicuro stia vivendo una profonda crisi e l’Europa è l’epicentro di questa crisi e rischia di essere la principale vittima. Noi dobbiamo porre davvero le attenzioni che diceva Ugo nella sua relazione, perché altrimenti rischiamo di deflagrare. Noi vogliamo un’Europa che deve riscoprire i suoi valori, un’Europa che deve riscoprire ‘la costituente’, noi rivogliamo quell’Europa che abbiamo vissuto durante il Covid, un’Europa solidale, che ha attenzione verso le periferie, che ha attenzione verso le persone, mentre rischiamo di avere un’Europa molto distante dalle esigenze e dalle risposte che invece servono alle persone che la abitano.
Il contesto italiano è un contesto che conosciamo tutti: i recenti dati dell’ISTAT hanno mostrato una fotografia particolarmente difficile per il nostro Paese, perché mettono in evidenza una crescita economica ancora insufficiente e soprattutto non omogenea, che allarga la forbice tra i territori e tra le persone e tiene fuori fasce intere di popolazione.
I rinnovi contrattuali del 2024 hanno in qualche modo contribuito ad innalzare i salari, ma ora serve innalzare i salari medi e mediani e per fare questo occorre quello che noi ribadiamo da mesi e da anni: una politica industriale della quale il nostro Paese è completamente privo, un sostegno ad imprese e lavoratori, un investimento potente in competenze e poi un esercizio ancora più forte di contrattazione e partecipazione. In tutto questo noi sappiamo che dobbiamo giocare un ruolo fondamentale.
Inoltre, dobbiamo continuare la mobilitazione che abbiamo messo in campo a febbraio, non dobbiamo stancarci di andare nei luoghi di lavoro, bisogna parlare alle persone, bisogna coinvolgerle, bisogna far loro comprendere che salute e sicurezza dipendono anche da quanto ognuno ha consapevolezza del proprio posto di lavoro e di quali sono i diritti e i doveri.
Infine, un’ulteriore attenzione particolare dev’essere rivolta a quello che tutti quanti insieme abbiamo costruito sul tema della partecipazione: la nostra proposta di iniziativa popolare, come sapete, sta andando avanti, abbiamo avuto una grande soddisfazione, che è quella di vedere convergere anche le altre forze politiche che avevano predisposto una loro proposta sulla nostra

Nel pomeriggio, la presentazione del Bilancio USR 2023, ad opera di Marco Ceccherini, Presidente di SICIL, e la relazione sul tesseramento 2023 di Donato Brandolini, Responsabile Area Tesseramento CISL Lombardia, hanno chiuso la giornata di lavori