Consiglio Generale della CISL dei Laghi: «Ricostruire fiducia e coerenza, partendo dall’ascolto e dalla responsabilità»

«Essere qui con voi è sempre una straordinaria occasione per riflettere, per ascoltare e per raccogliere spunti utili a crescere insieme» – con queste parole Fabio Nava, Segretario Generale della CISL Lombardia, ha aperto il suo intervento al Consiglio Generale della CISL dei Laghi, che si è tenuto martedì 11 novembre 2025 a Saronno

Fin dalle prime battute, Nava ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà alla famiglia e ai colleghi di Elisabetta Branduardi, impiegata dell’INAS di Pavia recentemente scomparsa: «quando si perde un collega, quando una persona che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri se ne va, è doveroso fermarsi a ricordarla. Dobbiamo sempre avere presente che dietro ogni ruolo, ogni pratica, ogni sportello, ci sono persone che ogni giorno scelgono di mettersi a disposizione della comunità»

Subito dopo, il Segretario ha richiamato un altro fatto grave: l’aggressione a un’operatrice del patronato INAS CISL di un’altra regione, un episodio che non può essere considerato un caso isolato, ma un campanello d’allarme su una realtà sempre più complessa, in cui cresce la tensione sociale e il disagio delle persone. «Purtroppo le minacce e le aggressioni nei nostri uffici e nei nostri sportelli non sono più eccezioni. E questo deve interrogarci tutti: come viviamo e strutturiamo le nostre sedi? Come proteggiamo chi, ogni giorno, è in prima linea ad accogliere, ascoltare, risolvere problemi?». Da qui l’appello a mettere sicurezza e rispetto delle persone al centro del lavoro sindacale: «gli operatori e i volontari che lavorano al servizio delle persone devono poterlo fare in un contesto sicuro, tutelato, rispettoso. È un dovere morale, prima ancora che organizzativo»

Non farsi travolgere dalle urgenze: scegliere la via dell’ascolto

Dopo questa sentita premessa, Nava ha invitato tutti a non lasciarsi travolgere dal ritmo incalzante dell’attualità, ma a recuperare il tempo della visione e del progetto. «Viviamo in una società che corre dietro all’ultima notizia, all’ultimo titolo, all’ultima emergenza. Ma se continuiamo a inseguire ciò che accade giorno per giorno, rischiamo di smarrire la direzione finale. Noi abbiamo scelto di non annegare nel fiume in piena delle urgenze, ma di attraversarlo, prendendoci il tempo necessario per ascoltare, riflettere e costruire una visione di lungo periodo». Per Nava oggi serve una “doppia visione”, capace di tenere insieme il breve e il lungo periodo: «abbiamo una visione di corto raggio, che ci impone di presidiare ogni giorno le priorità – dalla legge di bilancio al rinnovo dei contratti – ma anche una visione di lungo periodo, che ci chiede di guardare oltre, di costruire un Paese competitivo senza rinunciare alla coesione sociale. Tenere insieme mercato e solidarietà: questa è la sfida più difficile, ma anche la più necessaria»

L’Europa, la politica e il coraggio della coerenza

Nel suo intervento Nava ha affrontato anche il tema dell’Europa: «dobbiamo chiederci quale Europa vogliamo davvero: quella del rigore o quella che ha il coraggio di investire nel futuro? Mario Draghi ci ha ricordato che, se vogliamo un’Europa capace di competere con Stati Uniti e Cina, dobbiamo saper fare debito pubblico buono, destinato a investimenti produttivi e crescita. E’ una scelta di campo. O si sta da una parte o si sta dall’altra». Una scelta che per il Segretario chiama in causa anche il sindacato, nella sua capacità di tenere insieme responsabilità, sviluppo e giustizia sociale

L’evasione fiscale come nodo strutturale

Nava ha poi affrontato un argomento definito “scomodo ma necessario”: l’evasione fiscale, che continua a rappresentare una ferita aperta per il Paese. «C’è un’economia sommersa che tiene in piedi interi pezzi del Paese e questo è il nodo da sciogliere. Se vogliamo essere coerenti, dobbiamo dirci le cose per quello che sono, anche quando sono scomode. Non possiamo essere i primi a chiedere coerenza agli altri e poi girarci dall’altra parte quando le contraddizioni riguardano quel che ci sta attorno». Coerenza, responsabilità, legalità: per Nava sono tre parole chiave se si vuole davvero ricostruire fiducia tra cittadini, istituzioni e corpi intermedi

Giovani e coerenza: trasformare le idee in contrattazione

Un passaggio significativo è stato dedicato ai giovani, che la CISL Lombardia ha coinvolto in una ricerca dedicata alle loro proposte per i contratti e per il lavoro del futuro. «I giovani ci hanno consegnato idee concrete, ma troppo spesso le lasciamo lì, negli applausi di una bella giornata. Dobbiamo farne patrimonio reale della contrattazione». Per Nava questo significa far vivere le proposte dei giovani nei rinnovi contrattuali, nella formazione, nella qualità dell’occupazione, nella partecipazione alla vita delle aziende e dei territori

Pace, ascolto e “Cammino della responsabilità”

Il Segretario ha ricordato con orgoglio l’evento della CISL regionale all’interno della Maratona per la Pace, un momento di ascolto e confronto con chi vive quei territori: «abbiamo voluto chiamare chi vive quei luoghi, perché c’è un grande bisogno di verità e di conoscenza diretta. La gente ha sete di autenticità». Da questa esperienza è nato un nuovo percorso: il Cammino della responsabilità. «Le aziende ci hanno raccontato che la partecipazione funziona, ma non basta una legge. Serve farla vivere nei contratti, nei luoghi di lavoro, nella cultura organizzativa. Partecipazione significa fiducia reciproca, possibilità di dire la propria e di contribuire al cambiamento»

Dialogo, equilibrio e coerenza: la via della CISL

Nava ha ribadito il valore del dialogo sociale come tratto distintivo della CISL: «in un contesto sempre più polarizzato, noi scegliamo di stare al tavolo fino all’ultimo, per costruire soluzioni concrete. È questa la nostra strada: non la contrapposizione sterile, ma la ricucitura delle comunità, la cura, la cultura del lavoro». Una scelta che chiede a tutti – dirigenti, delegati, operatori e iscritti – di vivere ogni giorno il sindacato come luogo di responsabilità, ascolto e proposta

«Ricostruire il Paese con parole di verità»

Nava ha concluso con un invito che riassume lo spirito della CISL Lombardia: «il futuro non si costruisce da soli. Si costruisce insieme, ascoltandoci, assumendoci responsabilità, scegliendo parole di verità e praticando la coerenza ogni giorno. Solo così possiamo ricostruire fiducia, dentro e fuori il sindacato»