Iscos Flash – Fifa World Cup 2022: In Qatar gli operai sono schiavi e non stanno costruendo stadi, ma mausolei

Milano, 18.10.2017

A fine settembre, Human Rights Watch ha pubblicato il suo ultimo report sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Qatar. Il report registra che la regole riguardanti la protezione dei lavoratori dal caldo e dall’umidità sono ancora inadeguate. Centinaia di di lavoratori stanno morendo ogni anno, ma il Qatar si rifiuta di fornire dati ufficiali.
Le vittime di questa situazione non si vedono né si sentono perché risulta quasi impossibile raggiungere. Nel marzo dell’anno scorso un operaio nepalese che ha raccontato delle condizioni di lavoro nei cantieri ad una delegazione delle Nazioni Unite, è stato prima licenziato e poi arrestato.
Il caso qatariota, però, non è solo l’ennesimo scandalo legato al mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. La popolazione nativa teme che i lavoratori immigrati, che compongono il 90% della popolazione complessiva, riescano a unirsi e finiscano col mobilitarsi contro di loro. Per questa ragione si oppongono alla creazione di sindacati e trattano la questione come una materia di sicurezza nazionale. Questo, inoltre, spiegherebbe anche il motivo per cui vengono discriminati anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Sono vittime di una segregazione nascosta.

 

Fonte: http://www.independent.co.uk/sport/football/international/world-cup-2022-qatars-workers-slaves-building-mausoleums-stadiums-modern-slavery-kafala-a7980816.html