Infortuni e malattie professionali in Lombardia al 30 novembre 2020

Milano, 30.12.2020

Il 2020 si chiude con la pubblicazione dei dati Inail delle denunce di infortunio al mese di novembre 2020.
Le denunce di infortuni totali nel periodo gennaio-novembre 2020 sono state 100.264, contro le 110.152 nel pari periodo 2019. Ma a sostenere la convinzione Cisl che il 2020 sia stato un anno nero sono i dati delle denunce degli infortuni in occasione di lavoro senza mezzo di trasporto, ovvero nei luoghi di lavoro, che sono addirittura in aumento: 87.586 denunce negli 11 mesi del 2020, contro i 87.362 del 2019. Un aumento di 224 casi nonostante nel periodo 2019 si aveva la piena attività, oggi notevolmente ridotta da ammortizzatori sociali, chiusure, rallentamenti produttivi e dei servizi. Anche qui abbiamo la dimostrazione dei numeri degli infortuni in itinere quasi dimezzati per il fatto che ci si reca meno al lavoro.

Il macro settore più esposto resta quello dei terziario 31.262 gennaio novembre 2020, erano 28.635 nel pari periodo 2019. Mentre il settore della “sanità ed assistenza sociale” ha quasi quintuplicato il dato. 3.477 nel periodo analizzato 2019 passati a 15.137 in quello del 2020. Anche nelle divisioni provinciali si vede chiaramente che stiamo raggiungendo, per alcune di esse, i livelli del 2019. La provincia di Sondrio ha addirittura superato il dato 2019: gennaio-novembre 2019 2.155, gennaio-novembre 2020 2.183. Le lavoratrici restano le più colpite rispetto ai lavoratori.

Passando all’analisi delle denunce di infortuni mortali, i casi 2019 sono stati 154, nel 2020 240, sempre tra gennaio-novembre. Un aumento di 86 infortuni con esito mortale pari al 56%.
Come per le denunce totali il macro settore con i numeri più alti è il terziario (73 casi contro i 21 del 2019) ed il settore “sanità e assistenza sociale” che passa da 2 a 25. Per le province la percentuale più alta di aumento se l’è “guadagnata” Sondrio che dal primato positivo del 2019 con zero infortuni mortali passa a 8, più 800% seguita da Cremona con il 350% passando da 6 nel 2019 a 27 nel 2020 sempre gennaio novembre, mentre i numeri più alti in assoluto li troviamo a Milano che da 39 passa a 52, Bergamo 18 e 44, Brescia da 29 va a 40. Tra lavoratrici e lavoratori si registra l’aumento in percentuale più alta per le prime, mentre in numeri assoluti spetta ai lavoratori.