Infortuni e malattie professionali in Lombardia al 31 luglio 2021

Milano, 2.9.2021

Con la pubblicazione da parte di Inail dei dati degli infortuni del singolo mese di luglio e del periodo gennaio-luglio 2021, confrontati con quelli del pari periodo del 2020, appare ormai indiscutibile che pesa l’emergenza Coronavirus.

Nei primi sette mesi dell’anno si registra ancora una diminuzione degli infortuni sul 2020, ma progressivamente in riduzione con la riapertura dei luoghi di lavoro.

In Lombardia gli infortuni nei primi sette mesi del 2021 sono stati 58.109 contro i 60.899 del pari periodo 2020 (-4,58%). Era -5,76% nel confronto gennaio-giugno 2021 con il 2020 e -9,73% per il periodo gennaio-maggio 2021 sul 2020. Per il singolo mese di luglio, nel 2020 sono stati 6.805 infortuni mentre nello stesso mese del 2021 7.399 (+8,73%). Altro dato indicatore che gli infortuni aumentano con la ripresa sono quelli in itinere, cioè per recarsi al lavoro e dal lavoro ritornare a casa. Nei 7 mesi 2021 sono aumentati del 16,63% pari a più 1.119 casi rispetto ai 7 mesi del 2020.
Nei macrosettori, gennaio luglio 2021 sul 2020, abbiamo l’agricoltura con +6,95%, l’industria che fa segnare un incremento del 31,13%, l’artigianato +21%, mentre i servizi ancora nel segno meno con il 24,57%.
Nella dimensione provinciale, per i primi 7 mesi del 2021 troviamo con un aumento assoluto sul periodo del 2020 Como, Lecco, Monza Brianza e Varese.
Tra lavoratori e lavoratrici, i primi sono in forte aumento (33.366 infortuni a gennaio-luglio 2020 e 37.168 a gennaio-luglio 2021) mentre le lavoratrici fanno registrare 20.941 casi nel 2021 contro i 27.533 nel 2020.


Sul fronte degli infortuni mortali, Inail restituisce complessivamente un quadro meno drammatico rispetto al 2020. Le denunce sono state 93 nei primi 7 mesi del 2021, contro le 177 nello stesso periodo del 2020. Chiaramente qui pesano le denunce per Covid-19 che nel 2021 sono state, fortunatamente, inferiori per effetto dell’evoluzione positiva per il suo contrasto a partire dal vaccino. Salgono gli infortuni mortali in itinere con più 15 casi pari al 88,24%. Erano 17 nei 7 mesi del 2020, salgono a 32 stesso periodo 2021. Tranne l’agricoltura che passa da 7 a 9 denunce di infortunio mortale tutti i macrosettori restano con il segno meno.
Le province di Como e Pavia sono le uniche che fanno registrare un aumento assoluto rispettivamente da 3 a 4 e da 6 a 8.
Nel dato degli infortuni sul lavoro le lavoratrici toccano i 6 casi contro i 24 dei primi 7 mesi del 2020, i lavoratori fanno registrare 87 accadimenti mortali contro i 153 del 2020 sempre nel periodo gennaio luglio.
Ultima nota sulle malattie professionali, in aumento: tra gennaio e luglio 2020 sono state 1.454 le denunce, ben 1.693 tra gennaio e luglio 2021. Del totale, 1.561 (92,20,%) sono nei macrosettori “industria e servizi”. Gli incrementi più alti del 2021 sul 2020 sono attribuiti ai disturbi psichici e comportamentali, in aumento del 95%, alle malattie del sistema ostemuscolare e del tessuto connettivo (+ 36,31%) che con 931 denunce rappresentano l’area più consistente e alle malattie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide, più (+32,4%).