
Nel suo intervento al Congresso SLP CISL Lombardia, che si è tenuto il 13 marzo 2025 presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, Fabio Nava, Segretario Generale della CISL Lombardia, ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento come momento di confronto e rinnovamento per tutto il sindacato.
La giornata congressuale si è aperta con la ricca relazione, densa di contenuti, della Segreteria, affidata al Segretario Generale SLP CISL Lombardia Antonio Rizzo, il quale ha ripercorso tutti i traguardi e il lavoro svolto dalla Federazione negli ultimi tre anni.
«Un congresso – ha affermato Nava – non è mai un semplice adempimento formale, ma è prima di tutto un percorso di democrazia, che si sviluppa a ogni livello dell’organizzazione e che culmina, infine, nei congressi nazionali. È un’occasione per rinnovare il senso di appartenenza alla CISL e per confrontarsi sulle sfide del presente e le strategie del futuro».
La partecipazione: il cuore del sindacato
Rivolgendosi ai presenti, Nava ha evidenziato il ruolo centrale della partecipazione attiva. «Voi, delegati e operatori sindacali, siete la vera anima del nostro sindacato. Ogni assemblea, ogni congresso territoriale in cui avete portato la vostra voce e il vostro impegno è la dimostrazione concreta della forza collettiva che ci caratterizza». Il Segretario ha poi ribadito che il sindacato vive nelle azioni quotidiane di chi si spende per i diritti dei lavoratori: «L’autenticità e la dedizione che mostrate ogni giorno sono la più alta espressione di cosa significhi fare sindacato nel rispetto e nella valorizzazione di ogni singola voce».
L’Europa e le sfide della geopolitica
L’intervento di Fabio Nava ha toccato anche i temi internazionali e il loro impatto sul mondo del lavoro. «Non possiamo permettere che il nostro continente resti schiacciato tra autocrazie, guerre commerciali e logiche di potenza», ha dichiarato con fermezza. E ha aggiunto: «L’Unione Europea deve dimostrare di essere veramente attore protagonista della politica internazionale e non comparsa che insegue un ruolo peraltro non ancora ben definito. È tempo di superare il vincolo dell’unanimità e di garantire una governance più efficace».
Riferendosi alla recente votazione sul piano di riarmo europeo, il Segretario ha criticato la mancanza di una posizione univoca da parte dell’Italia: «Non siamo stati in grado di esprimere una linea comune, rischiando così di mostrarci al resto d’Europa, come un Paese diviso, incoerente e poco attendibile».
La CISL in piazza per un’Europa più unita
In questo contesto, la CISL ha scelto di partecipare alla manifestazione di Roma per ribadire il suo impegno per un’Europa più forte. «Non possiamo restare a guardare. La nostra partecipazione non è solo un atto simbolico, ma una presa di posizione chiara: vogliamo un’Europa più coesa, più forte, più capace di proteggere il suo modello sociale e democratico. Ma dobbiamo fare attenzione: questa manifestazione deve restare un appello all’Europa e non diventare un palco per divisioni ideologiche».
Il futuro del lavoro in Poste Italiane: innovazione e diritti
Uno dei temi più approfonditi nel suo intervento è stato quello delle trasformazioni in atto in Poste Italiane, un settore strategico per l’economia e l’occupazione in Italia. Nava ha parlato del Piano Industriale 2024-2028 di Poste Italiane, che prevede un’ampia trasformazione digitale e una ridefinizione dei servizi aziendali. «Siamo di fronte a un cambiamento epocale, con Poste Italiane che passa da operatore postale tradizionale a una piattaforma integrata di servizi digitali e logistici. Ma ogni cambiamento deve essere condiviso e governato con attenzione, evitando che scelte unilaterali possano avere ricadute sulle spalle dei lavoratori». Ha poi aggiunto: «Condividiamo la necessità di evoluzione e innovazione tecnologica, ma nel rispetto dell’occupazione e della dignità del lavoro. Dobbiamo pertanto assicurarci che questa transizione sia accompagnata da formazione adeguata, da possibili nuove assunzioni e da un miglioramento delle condizioni di lavoro».
Sicurezza e welfare: pilastri irrinunciabili
Un altro tema centrale è stato quello della salute e sicurezza sul lavoro, temi che non sono negoziabili e che devono essere integrati nella cultura aziendale come priorità assoluta. Ha poi elogiato il modello avanzato di welfare aziendale in Poste Italiane, evidenziando l’importanza della sanità integrativa, del supporto alla conciliazione vita-lavoro e dei fondi pensionistici complementari. «Un buon welfare non è mai un costo, ma un investimento sul capitale umano. Le aziende che valorizzano il benessere dei lavoratori sono quelle che ottengono anche le migliori performance di produttività e redditività».
La battaglia contro la privatizzazione di Poste Italiane
Uno dei successi più importanti ottenuti dal sindacato negli ultimi mesi è stata la battaglia contro la privatizzazione di Poste Italiane. Il Segretario ha ricordato come la SLP, in piena sintonia con la CISL, abbia svolto un ruolo chiave nel bloccare la cessione di una quota significativa dell’azienda, che avrebbe messo a rischio la qualità del servizio e i posti di lavoro. «Abbiamo dimostrato che una gestione pubblica efficace è possibile», ha detto con orgoglio. «Se avessimo lasciato fare, Poste Italiane sarebbe stata svenduta agli interessi di mercato, con conseguenze pesanti per lavoratori e cittadini». Grazie alla mobilitazione della SLP e della CISL, il piano di privatizzazione è stato fortemente ridimensionato, garantendo che lo Stato mantenga il controllo dell’azienda. «Questa è una vittoria per tutti, non solo per i lavoratori di Poste, ma per l’intero Paese», ha osservato Nava.
La CISL: un sindacato di dialogo e partecipazione
In chiusura, Nava ha ribadito che la CISL «non è un sindacato tra tanti. Siamo un modello di riferimento. Siamo qui per costruire il futuro del lavoro, con serietà e responsabilità», ha concluso.
In questo positivo clima di coesione e condivisione, il Congresso SLP CISL Lombardia si è confermato un importante momento per rinnovare l’impegno del sindacato e delineare le azioni future, con l’obiettivo di costruire un lavoro più equo, sicuro e dignitoso per tutti.













