
Nel suo intervento al Congresso UST Pavia Lodi, il Segretario Generale della CISL Lombardia, Fabio Nava, ha tracciato un bilancio dell’attuale scenario socio-economico e sindacale, ponendo l’accento su temi chiave come il ruolo della partecipazione, la necessità di un’Europa più forte e le sfide del mondo del lavoro. Un discorso incisivo, carico di responsabilità e visione, che ha sottolineato la necessità di un sindacato capace di interpretare il cambiamento senza paura, con proposte concrete e un costante dialogo con le istituzioni.
I lavori congressuali si sono aperti giovedì 20 marzo 2025 con la ricca relazione del Segretario Generale Marco Contessa, che ha toccato numerosi temi, partendo dal quadro dei conflitti e della geopolitica attuale, passando per il lavoro e i giovani, le transizioni digitali ed energetica, la sicurezza sui luoghi di lavoro, la formazione, la violenza di genere, il fisco, le pensioni, l’istruzione, la sanità e il welfare, fino ad arrivare alla partecipazione dei lavoratori
Di seguito i principali argomenti trattati da Fabio Nava nel suo discorso:
Il Congresso: non un punto di arrivo, ma di ripartenza
“Il Congresso è il cuore della nostra azione sindacale, non un semplice momento di discussione, ma il frutto di un percorso democratico che parte dai luoghi di lavoro e arriva fino alle scelte strategiche per il futuro del Paese“, ha sottolineato Nava. La CISL, infatti, si distingue per il suo modello federale, capace di coinvolgere tutti i livelli del sindacato. “Partecipare significa assumersi la responsabilità di incidere sulle dinamiche del mondo del lavoro, significa essere parte attiva del cambiamento. Siamo un’organizzazione che lavora con serietà e responsabilità per migliorare la vita delle persone e questi risultati si costruiscono con la partecipazione e con il coraggio di mettersi in gioco“
Europa e geopolitica: il sindacato non può restare indifferente
Il Segretario ha poi affrontato le sfide globali che stanno influenzando il lavoro e l’economia: dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, fino alla crescente polarizzazione politica. “L’Europa non può restare schiacciata tra autocrazie e guerre commerciali. Serve un’Unione più forte, capace di proteggere il proprio modello sociale e democratico. Difendere l’Ucraina significa difendere i nostri valori, il nostro modello sociale e la nostra democrazia. Ma serve un’azione politica più incisiva, capace di tradurre le mobilitazioni in decisioni concrete“. La manifestazione pro-Europa del 15 marzo, a cui la CISL ha aderito con convinzione, è stata un segnale chiaro: “Vogliamo un’Europa più sociale, che metta al centro il lavoro, la giustizia economica e i diritti. Ma ora la politica deve raccogliere questo messaggio e trasformarlo in azioni reali. Perché le grandi manifestazioni servono, ma senza una strategia chiara rischiano di rimanere solo espressioni di intenti“
Partecipazione e contrattazione: la vera rivoluzione del lavoro
Tra i punti cardine dell’intervento, Fabio Nava ha ribadito l’importanza della “Legge Sbarra” per l’impresa partecipativa: “Un modello che non è utopia, ma realtà in molti Paesi europei. Il nostro obiettivo è rendere questa partecipazione accessibile anche in Italia, superando le resistenze culturali e legislative. Un lavoratore che partecipa alle decisioni aziendali non è solo più motivato, ma contribuisce attivamente al successo dell’impresa stessa“.
Sfide future: transizione digitale, sicurezza e giovani
L’intervento ha toccato anche il tema della transizione digitale e della formazione: “Senza un piano strategico di formazione continua, rischiamo un mercato del lavoro spaccato in due: da un lato pochi privilegiati con competenze richieste, dall’altro una generazione di lavoratori in situazioni occupazionali incerte. Non possiamo permettere che il futuro del lavoro sia un labirinto senza uscita per i giovani: la formazione deve diventare un diritto esigibile per tutti“.
Sulla sicurezza, i numeri sono allarmanti: “A Pavia e Lodi gli incidenti mortali sul lavoro sono aumentati. Ogni morte sul lavoro non è una fatalità, ma il risultato di scelte sbagliate, di mancati investimenti in sicurezza e di controlli insufficienti. La sicurezza non è un costo, ma un diritto fondamentale e la CISL continuerà a battersi per maggiori controlli e sanzioni più severe. La crescita economica non può mai avvenire a scapito della vita umana“.
Infine, un appello alle nuove generazioni: “Il nostro compito non è solo difendere i lavoratori, ma costruire un futuro solido per i giovani. Senza opportunità concrete, il rischio di fuga dei cervelli e di instabilità lavorativa diffusa continuerà a crescere. Dobbiamo costruire un’Italia in cui valga la pena restare, un sistema che premi il merito e garantisca dignità a tutti“.
Nessuno deve essere lasciato indietro: l’impegno della CISL
“I pensionati non sono un costo, ma una risorsa fondamentale della nostra comunità e della nostra storia“, ha dichiarato Fabio Nava. Eppure, troppo spesso, il dibattito pubblico li relega a una voce di spesa, dimenticando il valore della loro esperienza e il contributo che continuano a offrire alla società.
La realtà, però, è un’altra: molti anziani vivono nell’isolamento, con la sensazione di essere stati dimenticati da un sistema che dovrebbe tutelarli. L’accesso alla sanità pubblica, che dovrebbe essere un diritto, si trasforma in un percorso a ostacoli fatto di attese inaccettabili. “Non possiamo accettare che chi ha lavorato una vita si senta abbandonato“, ha sottolineato Nava, chiedendo interventi immediati: più sanità territoriale, più sostegno sociale, più tutele concrete per garantire dignità e sicurezza a tutti.
“È indispensabile costruire meccanismi di adeguamento salariale e pensionistico per difendere il potere d’acquisto e ridurre i costi dei servizi essenziali, dalla sanità ai trasporti, dal sociale alla casa“, ha ribadito
Un sindacato che costruisce
Concludendo, Nava ha ribadito il valore dell’identità CISL: “Non siamo un sindacato che esaspera le divisioni, ma che lavora con responsabilità per migliorare la vita delle persone. Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di costruire e noi vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento. E lo faremo con proposte, con fatti, con contrattazione. Perché il sindacato non è un’idea astratta, ma un’azione quotidiana che incide sulla vita delle persone, oggi e domani“









