Fabio Nava: “‘Dare valore al lavoro’ significa mettere al centro le persone, i diritti, la contrattazione e il rispetto tra le parti”

Nel corso dell’incontro Dare valore al lavoro, promosso dal Circolo Matteotti, svoltosi lo scorso giovedì 10 luglio 2025, Fabio NavaSegretario Generale della CISL Lombardia, è intervenuto sul tema dei salari e della contrattazione

Siamo qui in uno spazio riformista, che ha scelto di aprirsi alla condivisione, al dibattito e allo scambio di idee. E parlare di salari, partecipazione e impresa in un clima di ascolto reciproco rappresenta un esempio concreto di buona politica e di buon sindacato”, ha affermato il Segretario, richiamando l’importanza di una cultura del dialogo tra soggetti diversi, orientata a risultati concreti per il mondo del lavoro

Nava ha posto l’accento sulla necessità di valorizzare la contrattazione collettiva come strumento centrale per garantire salari adeguati e condizioni di lavoro eque: “l’aumento dei salari deve passare attraverso la contrattazione, in particolare quella di secondo livello, che premia la qualità delle relazioni industriali e il contributo dei lavoratori alla produttività aziendale”, ha spiegato. Ha poi ribadito, per quanto riguarda il salario minimo, che “una misura per legge rischierebbe di indebolire la contrattazione e, con essa, l’autonomia delle organizzazioni sindacali e datoriali”, tuttavia – ha aggiunto – che ciò non significa escludere del tutto un intervento legislativo di supporto: “laddove la contrattazione è poco presente, può essere utile uno strumento normativo che abbia la funzione di stimolare e facilitare la presenza del sindacato, ma senza diventare sostitutivo della negoziazione tra le parti

Inoltre, il Segretario ha sottolineato come la tutela dell’occupazione rappresenti l’ambito di convergenza tra le organizzazioni sindacali, anche quando le visioni possono differire su altri aspetti, come ad esempio l’approccio con la politica, che la CISL, da sempre, ritiene di voler vivere all’insegna della piena autonomia e dell’equidistanza. Unità che si ritrova, senza alcun problema, appena in discussione sono l’occupazione o i diritti e gli interessi di lavoratori e lavoratrici. Stessa convergenza di percorsi e obiettivi che si può riscontrare anche nelle presentazioni di piattaforme e accordi con Regione Lombardia e nei tavoli per la contrattazione di secondo livello e negli accordi territoriali. Ne è un esempio la mobilitazione in corso su STMicroelectronics, in cui CGIL, CISL e UIL stanno lavorando congiuntamente: “su vertenze di questa portata – ha spiegato – la capacità di muoversi unitariamente è essenziale per ottenere ascolto, incidere sulle scelte e offrire risposte concrete ai lavoratori