Film della settimana – Dogman

Milano, 11.6.2018

Vale più lo sguardo di Matteo Garrone sulla periferia romana degradata di tante inchieste giornalistiche in merito. E con Dogman, il film ispirato alla vicenda del Canaro della Magliana, il regista romano, che pure appartiene ad una famiglia benestante, è riuscito a raccontare la violenza che caratterizza sempre più il disagio e la povertà in questo nostro paese. La vicenda è nota: dopo anni di sottomissioni il proprietario di un negozio di toelettes per cani si vendica del suo persecutore uccidendolo. Ma il film non si limita a raccontare un conflitto tra il prepotente e l’oppresso ma descrive una società dove le relazioni e le amicizie si stanno degenerando. E per fare questo si concentra anche sulle figure che rappresentano questo dramma. L’animo gentile di Marcello (Marcello Fonte, premiato a Cannes per l’interpretazione) è ben diverso da quello del Canaro storico ed anche la sua figura è minuta mentre il suo persecutore è imponente. Insomma diventa un insetto che può essere facilmente schiacciato. Ed allora la ribellione, alimentata anche dalla ricerca di consenso da parte degli amici, diventa la logica conclusione. Quanto tale ribellione si trasforma in violenza è sotto gli occhi di tutti in questa nostra società ma, sottolinea il regista inquadrando Marcello che trasporta sulle spalle il suo immenso avversario, alla fine ci isola ancora di più e diventa un peso sempre più difficile da reggere.