Film della settimana – Il cattivo poeta

D’Annunzio ed il potere oggetto di un interessante debutto registico

Milano, 30.7.2021

Ad oltre due mesi dall’uscita nelle sale rimane in programmazione il film con il quale Gianluca Jodice esordisce alla regia del lungometraggio. Il film si intitola Il cattivo poeta, ossia Gabriele D’Annunzio nel 1936, sorvegliato speciale da parte del fascismo dopo che si era dichiarato contrario all’alleanza tra Mussolini ed Hitler. A sorvegliarlo è un giovane federale che con il crescere della conoscenza del poeta andrà in crisi. Il regista è anche autore della accurata sceneggiatura che si basa su dichiarazioni e parole dello stesso D’Annunzio. La stessa accuratezza si registra anche nell’ambientazione, spesso portata all’interno del Vittoriale che fu la dimora degli ultimi anni del “vate”. Un uomo comunque esaltato nel passato dal regime che ora si trova alla fine della vita a cercare di demonizzare la morte attraverso plurimi rapporti sessuali od all’uso delle droghe. Il film mette in evidenza sia la libertà di pensiero del poeta che il tema del potere ed il rapporto con chi è critico e quindi scomodo. Se da una parte l’impianto teatrale potrebbe essere visto come un limite dall’altra vanno registrate alcune scelte registiche ( dalle architetture che gravano sugli uomini rendendo gli ambienti quasi claustrofobici all’uso della luce e dei colori) che fanno dell’opera un debutto importante con alcune suggestioni che richiamano il presente.