Film della settimana – Il lago delle oche selvatiche

Un bel film sulla Cina odierna

Milano, 7.8.2020

Un film sulla miseria e sull’avidità, il noir del regista cinese Diao Yinan,  uno dei nomi sul quale puntare, che si era già imposto come vincitore al Festival di Berlino con Fuochi d’artificio in pieno giorno qualche anno fa- La nuova opera del cinquantenne regista si intitola Il lago delle oche selvatiche e segue le vicende di un ex detenuto che si trova braccato dalla legge e dai clan rivali. Insomma un film di guardie e ladri. L’opera diventa quindi una riflessione sulla criminalità e le sue regole sociali ma è soprattutto una lezione di cinema sul modo di raccontare l’attuale Cina. Intanto il film, pur nella sua drammaticità, ha le cadenze del musical ed usa spazi e luci in modo assai espressivo. Quindi più della storia colpisce la descrizione dell’ambiente nel quale si inserisce la caccia al fuggitivo. La descrizione è quella di una cittadina lacustre della provincia cinese dove il lavoro ma anche la corruzione è predominante. Tali tematiche fanno da sfondo senza essere approfondite da un regista che non è interessato alla polemica sociale ma si tratta comunque di un film che colpisce lo spettatore.