Film della settimana – Il traditore

Milano, 27.5.2019

Prima di recensire il film della settimana diamo uno sguardo all’ennesimo documentario di Roberto Minervini, l’autore che sa maggiormente descrivere l’America più profonda anticipando fenomeni come quelli a suo tempo dell’ascesa di Trump. Questa volta si dedica ad una riflessione sul razzismo in America raccontando le vicende di una comunità che ha visto, nell’estate del 2017, una serie di brutali uccisioni di giovani africani da parte della polizia. Il documentario si intitola  “Che fare quando il mondo è in fiamme?”. Purtroppo è distribuito in solo una decine di sale in tutta Italia.

Veniamo ora al film della settimana. Reduce da Cannes dove purtroppo non è stato premiato è arrivato in contemporanea con la proiezione festivaliera Il traditore di Marco Bellocchio, la biografia del pentito di “Cosa nostra” Tommaso Buscetta. Bellocchio in questo modo racconta la mafia ed il suo mondo in modo distaccato ma mettendo in risalto sia la pericolosità che la ridicolaggine dei suoi protagonisti. In quasi 2 ore e mezza di proiezione passa in rassegna i volti dei mafiosi in lotta tra loro, personaggi sciatti e mediocri che però rappresentano “l’altro Stato” in molti territori. Un corpo separato che però condiziona fortemente la politica. Girato in modo avvincente, mette a confronto anche le opposte idee di Stato (quella di Buscetta e del giudice Falcone) ma anche la percezione che di esso ha la mentalità mafiosa che ritiene di avere un’unica verità.

Un film che si avvale anche di una bella prova di Pierfrancesco Favino. Va visto e rivisto, per capire la irreale normalità di un mondo che rischia di espandersi almeno a livello culturale anche nel resto del Belpaese.