Film della settimana – L’età giovane

Milano, 4.11.2019

Un tredicenne mussulmano viene convinto dall’iman ad uccidere un’insegnante, araba ma non religiosa e quindi accusata di apostasia, che intende avviare un corso sulla fede mussulmana. I fratelli Dardenne in L’età giovane affrontano il tema del radicalismo e dei cattivi maestri e lo fanno seguendo il ragazzo, attaccati al suo corpo, segno della grande attenzione al personaggio come in molti dei loro migliori film (Rosetta, La promesse, Il figlio o il più recente Due giorni una notte). Anche in questo caso nessuna concessione alla retorica, mentre si racconta la caduta nella spirale dell’integralismo. Ancora un film sulla disperazione ma con una possibilità di redenzione come mostra il finale del film. Un film che probabilmente chi vuole strumentalizzare tenderebbe ad usare per accusare i mussulmani, ma che i due registi rifiutano ringraziano anzi un ministro belga di origini marocchine sostenendo in questo modo che essere contro l’integralismo non significa essere antimusulmani. Un film dove la scrittura è molto precisa ed attenta ed aiuta a riflettere sull’uomo e sul suo condizionamento quando si inceppa la possibilità di provare compassione.