Film della settimana – Un fantasy e un documentario

Milano, 11.3.2019

Captain Marvel per la regia di Anna Boden e Ryan Fleck è un film apparentemente di fantascienza tratto da una serie di fumetti di successo. In realtà si tratta di un film che sottolinea l’importanza delle donne (a modo suo un film femminista) e che diventa un film che potremmo definire politico. La storia si concentra su una donna, pilota dell’aeronautica, che si trova in mezzo ad una guerra galattica tra due razze aliene. Una delle due per sopravvivere deve continuamente cambiare aspetto trasformandosi in umani. Nel corso della storia si scopre che la continua mutazione serve per difendersi perché vittime, profughi alla ricerca di una nuova casa. Il film quindi invita a non giudicare chi è diverso ed appartiene ad altri mondi e sta lottando per la sopravvivenza. Sicuramente un film che non può piacere ai sostenitori di Trump. La coppia di registi d’altronde, pur essendo per la prima volta coinvolti in una operazione commerciale, proviene dal cinema indipendente ed aveva già girato film “sociali” sui temi delle istituzioni psichiatriche o sul gioco compulsivo.

 

 

 

Passiamo alla seconda segnalazione, questa volta relativa ad un documentario presente in pochissime sale e distribuito in versione sottotitolata. Si tratta di Kusama – Infinity ed è il racconto della vicenda della artista giapponese Yayoi Kusama dall’educazione conservatrice che approda in America negli anni ’60. La regia è di Heather Lenz ed è una storia che parla di razzismo, di discriminazione sessuale e di malattia mentale. Questa ragazza che decide di andare a New York, allora capitale della nuova arte espressionista, da un piccolo paese del Giappone arretrato e tradizionalista, deve confrontarsi con un mondo dominato dagli uomini fino al successo ed alle mostre europee diventando una delle artiste più costose. Solo allora e tardivamente viene riconosciuta per la sua arte nel suo paese. Kusama è stata pittrice, scultrice e videomaker con un tema di fondo: dimostrare che tutti gli esseri umani sono eguali e le pulsioni razziste del nostro mondo non hanno ragione di esistere. D’altronde anche lei ne ha sofferto.