Film della settimana – Una stagione natalizia anomala


Milano, 11.1.2021

Niente cinema in questo Natale. Chi ha voluto collegarsi con le sale ha dovuto farlo on demand mentre hanno sbancato i film nelle tv.

Tra quelli presenti nelle sale vorremmo segnalare la commedia Cosa resta della rivoluzione dell’attrice Judith Davis, ora dietro la macchina da presa. Si tratta di un film recuperato dalla produzione francese del 2018 ed è comunque un esordio da non disprezzare. La vicenda è quella di una giovane urbanista abbandonata dalla madre quando era ancora piccola nonostante essa sia nata quasi come reazione agli ideali del Sessantotto francese oramai in riflusso. Ma lei per un mondo migliore vorrebbe impegnarsi…. Un film provocante che pone molte domande in merito alla rivoluzione fallita.

Passando dalla commedia al dramma un film che merita una visione, uscito in sala negli ultimi giorni prima della chiusura delle sale ed ora presente in streaming è Padrenostro di Claudio Noce con la solita grande interpretazione di Francesco Favino. E’ la storia di due ragazzini di fronte alla violenza degli adulti ma è anche un inno alla forza dell’amicizia. Il primo è un bambino figlio di un noto magistrato che vive nella paura dopo che suo padre ha subito un attacco terroristico. Reagisce inventando amici immaginari che poi ritrova nella realtà in un ragazzo poco più grande di lui. Il film è fortemente autobiografico perché il padre del regista fu effettivamente vittima di un attentato dei Nuclei Armati Proletari.

Un film emozionante anch’esso uscito appena prima della chiusura delle sale è l’adattamento del romanzo di Dickens David Copperfield ambientato nell’Inghilterra industriale dove David è stato allevato dalla madre e dalla governante, Costretto poi a lavorare nella fabbrica del patrigno fino a quando si ribella. La vita straordinaria di David Copperfield è un film politico ed a tratti persino umoristico che avvince ed incanta. Dirige il regista inglese Armando Iannucci che già si era fatto conoscere con Morto Stalin, se ne fa un altro.