I film di Natale

Milano, 18.12.2017

Ed eccoci al periodo più produttivo per quanto riguarda la distribuzione cinematografica. Dal punto di vista commerciale la concorrenza vede, oltre al solito cinepanettone (Natale da chef, la compilation Supervacanze di natale) il nuovo episodio di Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, il cartone targato Disney (Ferdinand) ed altri titoli alcuni di grande interesse.

Partiamo col consigliare l’ultima fatica di Woody Allen dal titolo La ruota delle meraviglie. Un film drammatico ambientato nel Luna Park di Coney Island dove la ruota del titolo simboleggia la vita dei suoi protagonisti: una coppia che lavora al Luna Park con relativi amanti e figli. Una storia che segue i drammi della piccola gente tra matrimoni sbagliati e piccole gioie che Allen, in collaborazione con il direttore della fotografia Vittorio Storaro, sa rendere in tutte le sue sfumature cromatiche, compresi i momenti di luce.

Rimane ancora in classifica l’ultimo episodio della trilogia di Sydney Sibilia. Smetto quando voglio – Ad honorem, un bell’esempio di cinema industriale ma creativo incentrato su un gruppo di ricercatori con il futuro compromesso in un paese dove le raccomandazioni fanno premio sulla qualità e la professionalità. E questo terzo capitolo sottolinea l’ingiustizia di tale sistema. La commedia, sui nostri schermi da fine novembre, vede i nostri eroi a confrontarsi con un pazzo che ha sintetizzato un gas nervino e vuole utilizzarlo per farne una strage.

Sempre in tema di commedie un altro film meritevole uscito a fine novembre ma ancora in qualche sala è Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini. I protagonisti sono due docenti universitari a suo tempo amanti di fronte al dubbio se riprendere la relazione o farsi affascinare da nuove storie sentimentali. Un film che sa entrare nell’animo femminile pur rispettando il ruolo maschile. Un’opera che emoziona dal momento che racconta le insicurezze che caratterizzano la nostra vita. La Comencini lo fa sorridendo ma inducendo anche alla riflessione.

Chiudiamo con una terza commedia. Si tratta di Due sotto il burqa, una commedia romantica/sociale della regista iraniana naturalizzata francese Sou Abadi che si occupa della vicenda di due studenti iraniani alle prese con il fratello di lei, un radicale islamico reduce dallo Yemen, che piomba improvvisamente in casa imponendo le regole rigide che non permettono ai due di incontrarsi. Necessita quindi un travestimento da donna da parte di lui per continuare ad incontrare la ragazza. Sennonché il travestito colpisce la fantasia del fratello …. Un film dove predomina il sorriso e che attraverso l’ironia sa raccontare l’oscurantismo religioso più di molti saggi sull’argomento. Insomma un modo per imparare divertendosi.