La felicità è un sistema complesso

Milano, 4.12.2015
 
In bilico tra sogno e realtà la commedia di Gianni Zanasi La felicità è un sistema complesso affronta il tema del futuro dell’industria. Da una parte vi sono i figli di imprenditori a volte di successo che comunque portano alla rovina l’azienda per incapacità rappresentando uno dei mali del familismo italiano, dall’altra la globalizzazione che porta alle delocalizzazioni ed alle riduzioni di personale. Enrico Giusti, ottimamente interpretato da Valerio Mastandrea fa l’intermediario per una società che acquisisce di aziende in crisi per poi operarne i risanamenti anche attraverso la riduzione di personale. In realtà lui ne rappresenta il volto umano che si illude di combattere il sistema economico dal di dentro ma che alla fine ne è schiacciato. Così come lo saranno i ragazzi idealisti ed etici che ereditano un impero dopo la morte di ambedue i genitori e che Giusti dovrà aiutare a gestire. Un film poco allineato ma anche poco lineare La felicità è un sistema complesso che comunque mette sul piatto molte questioni: dalla responsabilità che a volte è difficile individuare ai conflitti generazionali fino alle logiche perverse dei mercati dove si parla di risorse umane spesso come giustificazione di ben altre operazioni. Nel complesso quindi una commedia esistenziale che ben inquadra i personaggi anche attraverso belle sequenze collocate comunque all’interno di una storia piuttosto scombinata come scombinata è la vita quando l’economia  condiziona le relazioni ed i sentimenti.