Smetto quando voglio

Milano, 17.3.2014
 

 

Ancora una commedia italiana sui temi del lavoro e della crisi e sulla ingordigia. In questo caso si tratta del lavoro intellettuale e della disoccupazione delle menti brillanti. Tanto che per campare queste menti si danno ad … inventare stupefacenti. Siamo nel mondo dei ricercatori universitari ed il film del  giovane salernitano Sydney Sibilia, regista esordiente, ne intercetta le difficoltà ed il precariato diffuso. Smetto quando voglio ha una buona regia ed è vivace ma non è totalmente convincente soprattutto a causa di una sceneggiatura che a volte ruota su se stessa. Per il resto una commedia che parla del nostro Paese senza scomodare le solite storie d’amore e senza cadere nella scurrilità val sempre la pena di salutarla con degli incoraggiamenti anche se ad oltre un mese dalla sua uscita non ha conquistato totalmente il pubblico ed i risultati al botteghino sono altalenanti.