The Pills – Sempre meglio che lavorare

Milano, 5.2.2016
 
Un film che nasce dal web e racconta una generazione che vede più Youtube che non la televisione (anche se poi i nostri protagonisti vi sono approdati) ma, soprattutto, racconta un’etica: quella del non-lavoro (anche se  il confine tra costruire video sul tavolo di cucina e lavorare davanti ad uno schermo per conto di un’azienda è molto labile). Comunque The Pills – Sempre meglio che lavorare del trio di trentenni romani , Luca Vecchi (regista del film), Luigi Di Capua e Matteo Corradini vale la pena di visionarlo per la sincerità con la quale racconta l’incapacità di uscire dall’adolescenza da parte di una generazione con le sue manie ma priva di valori. Ma per amore si fa tutto, anche a rinunciare all’ideologia della disoccupazione perenne, ed è quello che succede a Luca creando qualche problema agli amici… Anche gli adulti a volte hanno qualche “boutade” giovanilistica come nel caso del padre di Matteo che cerca di uscire dalla condizione di idraulico per dare maggior creatività alla sua vita. Il film non è totalmente riuscito ed impiega un pò a carburare ma rappresenta un esempio di sperimentazione che vale la pena tenere d’occhio. Tra i limiti, ma lo sono spesso anche nei video che i nostri postano su Youtube, vi è un eccessivo caricaturismo ma alcune sequenze surreali raggiungono lo scopo ed a tratti il film diverte.