Scheda – Chi tutela lo stagista

Milano, 17.5.2019

Chi tutela lo stagista? Tutti speriamo sempre che le esperienze di stage siano positive, che il giovane acquisisca nuove competenze, ma non sempre è così. Talvolta ci sono situazioni in cui gli stagisti sono in difficoltà e non sanno cosa fare.

ESSERE CONSAPEVOLI DEI PROPRI DIRITTI E DOVERI

Innanzitutto è importante sapersi accorgere che qualcosa non va e quindi avere sufficientemente chiaro “cos’è/cosa non è” uno stage per essere in grado di valutare se la situazione non gradita resta nel perimetro della legalità, oppure no. E quindi chiedere aiuto, innanzitutto alla Cisl, che si occupa di tutelare e di rappresentare i diritti anche degli stagisti.

IL TUTOR DEL SOGGETTO OSPITANTE

Ogni stagista dovrebbe avere non 1, bensì 2 “angeli custodi”: il tutor del soggetto promotore e il tutor del soggetto ospitante. Si tratta di due figure che hanno la responsabilità di assicurarsi che il tirocinio venga svolto non soltanto secondo le regole, ma anche con un reale beneficio formativo per lo stagista.
Dunque la prima persona a cui uno stagista in caso qualcosa vada storto dovrebbe rivolgersi è il tutor del soggetto ospitante, la persona incaricata di occuparsi della sua formazione on the job.

E se il problema è proprio il tutor? Può succedere, se è latitante e non segue con attenzione il percorso formativo dello stagista o è troppo esigente e assegna allo stagista compiti sproporzionati senza tenere conto della differenza tra uno stagista e un lavoratore dipendente.

IL TUTOR DEL SOGGETTO PROMOTORE

In questi casi lo stagista può e deve rivolgersi al tutor del soggetto promotore, cercando una sorta di “intermediazione” per rimettere il tirocinio sui binari giusti. A volte basta poco per cambiare il corso di una esperienza.

IL SINDACATO

Se il tutor del soggetto promotore resta indifferente alle lamentele dello stagista e non agisce per mediare la situazione, oppure si prova ma senza risultato, i giovani possono considerare il sindacato come un valido alleato.

Negli ultimi anni la Cisl Lombardia ha lavorato molto sui diritti dei tirocinanti e può quindi consigliare o supportare un tirocinante in difficoltà.

QUANDO RIVOLGERSI AGLI ISPETTORI DEL LAVORO?

L’ultima opzione, la più “radicale”, quando davvero uno stagista si trova in una situazione di illegalità, è quella di rivolgersi agli ispettori del lavoro, andando a sporgere una denuncia presso la più vicina Direzione territoriale del lavoro. La denuncia non può essere anonima e deve essere supportata da quanta più documentazione possibile e possibilmente anche da testimoni.

NO AGLI OBBLIGHI ASSURDI

Se allo stagista vengono imposti obblighi assurdi, per esempio gli viene regolarmente richiesto di fare un orario più lungo di quello indicato nel progetto formativo, oppure di rispettare dei turni che prevedono anche la presenza in orari notturni o in giorni festivi, può rivolgersi all’ispettorato del lavoro.

I TIROCINI SOTTO LA LENTE DEGLI ISPETTORI DEL LAVORO

Nel 2018, fatto molto importante, il ministero del Lavoro ha inserito per la prima volta i tirocini tra gli ambiti principali di intervento per l’attività di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
E ad aprile 2018 è uscito un documento importantissimo: la circolare dell’Ispettorato nazionale del lavoro intitolata “Tirocini formativi e di orientamento – indicazioni operative per il personale ispettivo” che spiega agli ispettori come comportarsi quando incrociano uno stagista, cosa devono controllare per accertarsi che lo stage sia in regola, e cosa possono fare in caso non lo sia.

LO STAGISTA NON è MAI SOLO!

Gli stagisti non sono soli. Per i problemi più lievi possono rivolgersi al tutor del soggetto ospitante. Se la questione è più complessa si deve contattare il tutor del soggetto promotore. E per i problemi più gravi è bene rivolgersi al sindacato o all’ispettorato del lavoro.