MENUMENU
  • Home
  • Chi siamo
  • La Cisl nei territori
  • Le Categorie
  • La Rete di assistenza e consulenza Cisl
  • Associazioni partner
  • Aree tematiche
    • Artigianato
    • Contrattazione
    • Comunicazione e stampa
    • Coordinamento donne
    • Fisco
    • Lavoro e formazione
    • Organizzazione
    • Relazioni internazionali
    • Riforme istituzionali
    • Salute e sicurezza
    • Trasporti
    • Welfare
  • Più informati
    • BiblioLavoro
    • Conquiste del lavoro
    • Documenti
    • Libri
    • Materiali incontri e convegni
    • Pubblicazioni, studi e ricerche
    • Rassegna stampa
    • Spettacoli
  • Iscriviti alla Cisl
  • Area Delegati
MENUMENU
  • Home
  • Chi siamo
  • La Cisl nei territori
  • Le Categorie
  • La Rete di assistenza e consulenza Cisl
  • Associazioni partner
  • Aree tematiche
    • Artigianato
    • Contrattazione
    • Comunicazione e stampa
    • Coordinamento donne
    • Fisco
    • Lavoro e formazione
    • Organizzazione
    • Relazioni internazionali
    • Riforme istituzionali
    • Salute e sicurezza
    • Trasporti
    • Welfare
  • Più informati
    • BiblioLavoro
    • Conquiste del lavoro
    • Documenti
    • Libri
    • Materiali incontri e convegni
    • Pubblicazioni, studi e ricerche
    • Rassegna stampa
    • Spettacoli
  • Iscriviti alla Cisl
  • Area Delegati

Home Twitter Facebook YouTube Presentation in English

 

Euronote – Parità di genere: effetti negativi della pandemia

La crisi del Covid ha colpito di più le donne, aumentando le disuguaglianze

Milano, 8.3.2021

La pandemia da Covid-19 ha colpito in modo sproporzionato la vita delle donne, aggravando in quasi tutti gli ambiti le disparità di genere esistenti e segnando un arretramento rispetto alle faticose conquiste del passato, tanto che, si prevede, ci vorranno anni o addirittura decenni per superare questa forte battuta d’arresto sulla via dell’uguaglianza di genere.

Questo il quadro che caratterizza la Giornata internazionale della donna 2021, appena un anno dopo l’adozione della strategia per la parità di genere da parte della Commissione europea. Per questo l’Ue intende mettere ancor di più le donne al centro della ripresa e sta quindi forzando gli Stati membri a includere la dimensione della parità di genere negli investimenti finanziati dal Piano per la ripresa e la resilienza. «L’uguaglianza di genere è una necessità per lo sviluppo nell’Ue, per un approccio inclusivo della ripresa post-pandemia e per società prospere, resilienti ed eque» sottolinea nella Relazione 2021 sulla parità di genere la Commissione europea, che per meglio monitorare l’applicazione della strategia e fare il punto della situazione negli Stati membri dell’Ue ha inaugurato un portale web dedicato.

Le donne, nell’Ue e non solo, sono state colpite maggiormente dalla pandemia su più fronti. Intanto perché è costituito da donne il 76% del personale dei servizi sanitari e sociali e l’86% del personale che presta assistenza alle persone, il che ha significato in questo anno per le donne maggiori rischi di salute, un aumento senza precedenti dei carichi di lavoro e grossi problemi di conciliazione tra vita professionale e privata/familiare. Secondo recenti stime, infatti, durante le varie chiusure introdotte per contrastare la pandemia le donne hanno dedicato in media 62 ore a settimana alla cura dei figli, rispetto alle 36 ore degli uomini, e 23 ore a settimana ai lavori domestici a differenza delle 15 ore dedicate dagli uomini.

Oltre alle forti ripercussioni subite dalle donne nel mercato del lavoro, colpisce la loro clamorosa assenza all’interno degli organismi decisionali creati per rispondere alla pandemia: delle 115 task force nazionali dedicate al Covid-19 in 87 Paesi, tra cui 17 Stati membri dell’Ue, l’85,2% era costituito principalmente da uomini, l’11,4% principalmente da donne e solo il 3,5% caratterizzato da una parità di genere. Si è poi ulteriormente aggravata l’inaccettabile piaga della violenza di genere domestica, con aumenti di segnalazioni, denunce e richieste di intervento in quasi tutti i Paesi.

Tra le donne persi 2,2 milioni di posti di lavoro

Secondo un’analisi svolta dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige), agenzia dell’Ue dedicata esclusivamente alla parità di genere, durante la prima ondata di pandemia l’occupazione femminile nei Paesi dell’Ue si è ridotta di 2,2 milioni, soprattutto per la perdita di posti di lavoro in settori a occupazione prevalentemente femminile quali la vendita al dettaglio, l’assistenza residenziale, il lavoro domestico e la produzione di abbigliamento. Inoltre, osserva l’Eige, il massiccio ricorso al telelavoro ha anche accentuato i conflitti sull’equilibrio tra lavoro e vita privata, soprattutto per le donne con bambini di età compresa tra 0 e 5 anni: «La scuola online rappresenta una nuova forma di assistenza gratuita per i genitori, soprattutto per le donne che sono più coinvolte nell’aula virtuale con i bambini» sostiene l’istituto europeo, secondo cui le distrazioni costanti e le responsabilità di assistenza extra per le donne riducono la loro produttività e potrebbero ridurre la loro progressione di carriera e la retribuzione.

Per quanto concerne invece la violenza domestica di genere, l’Eige ritiene che servizi di supporto quali rifugi e hotline di consulenza necessitino di maggiori finanziamenti da parte degli Stati membri, al fine di garantire accesso gratuito e full time all’assistenza, mentre il dichiarare “essenziali” questi servizi consente loro di continuare a funzionare anche durante blocchi e chiusure.

Ces: con la pandemia più minacce per le donne al lavoro

A differenza di quanto avvenuto nelle precedenti crisi finanziarie, durante la crisi economica derivante dalla pandemia il settore più colpito è stato il terziario, soprattutto nei servizi alla persona che impiegano principalmente donne. Circa un quarto delle donne occupate nell’Ue lavora infatti in settori ad alto rischio e ha maggior probabilità di perdere il lavoro quando i posti di lavoro scompaiono sulla scia della crisi. Questo rafforza le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro e accresce per le donne il rischio di povertà ed esclusione sociale.

I dati sulle tendenze del mercato del lavoro mostrano che l’impatto della prima ondata di pandemia è stato più significativo per le donne che per uomini e come le donne abbiano avuto maggiori difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro durante la ripresa parziale dell’estate scorsa. Secondo i dati europei, inoltre, durante la pandemia le donne hanno maggiori probabilità di ridurre l’orario di lavoro o di lasciarlo del tutto per fornire assistenza familiare, cosa che ha rafforzato i ruoli di genere tradizionali a scapito della parità di genere.

Per molte donne che durante la pandemia hanno mantenuto il loro posto di lavoro è però aumentato il rischio di violenze e molestie, una realtà inaccettabile che secondo la Confederazione europea dei sindacati (Ces) deve responsabilizzare a un maggior impegno i datori di lavoro, i legislatori e gli organismi preposti all’applicazione della legge. «La pandemia ha creato ulteriori minacce per le donne al lavoro, sia che si tratti di violenza da parte di clienti e clienti che si rifiutano di rispettare le norme di sicurezza anti Covid, nuove forme di molestie sessuali online o l’aumento della violenza domestica quando si lavora da casa. È una crisi nascosta di cui le lavoratrici hanno paura di parlare perché ora tutti temono per il proprio lavoro» ha dichiarato la vicesegretaria generale della Ces, Esther Lynch, esortando i governi a ratificare la Convenzione Ilo 190, che dovrebbe fornire nuove protezioni alle donne ovunque lavorino, anche a casa, e chiedendo ai datori di lavoro di collaborare con i sindacati per aggiornare le pratiche tenendo conto delle nuove realtà Covid al fine di prevenire la violenza e le molestie sul lavoro.

Print Friendly, PDF & Email
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Frontalieri
Link utili
Notizie europee
Politiche migratorie e integrazione
Progetti europei
Sindacati e Cae

iscriviti alla cisl
contatta
i servizi cisl
rassegna stampa
cinema e lavoro
radio lavoro
labor tv
canale youtube
galleria immagini
iscriviti alla newsletter
stageneration link
area
delegati
il mio
welfare
salute e
sicurezza
sportello
lavoro





In base alla normativa in materia di privacy applicabile, USR CISL Lombardia, Titolare del Trattamento dei dati acquisiti tramite il presente sito informa l’utente che tale sito web non utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Il presente sito installa cookies di terze parti.


ACCETTA






Per maggiori informazioni, anche in ordine ai cookies tecnici utilizzati dal sito, e per negare il consenso all’installazione dei singoli cookie è possibile consultare l'informativa cookie completa.


INFORMATIVA COOKIE COMPLETA


Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA

Cisl Nazionale

Noi Cisl

Prenota online il tuo 730 e i servizi del Caf Cisl

CISL LOMBARDIA

Via Gerolamo Vida 10, 20127 Milano

TELEFONO: 02.89355200
FAX: 02.89355250
EMAIL: info.lombardia@cisl.it
PEC: dip.org.lombardia@pec.cisl.it

Archivio notizie

Prossimi appuntamenti

Colophon

All right reserved - Cisl Lombardia - 2021