MENUMENU
  • Home
  • Chi siamo
  • La Cisl nei territori
  • Le Categorie
  • La Rete di assistenza e consulenza Cisl
  • Associazioni partner
  • Aree tematiche
    • Artigianato
    • Contrattazione
    • Comunicazione e stampa
    • Coordinamento donne
    • Fisco
    • Lavoro e formazione
    • Organizzazione
    • Relazioni internazionali
    • Riforme istituzionali
    • Salute e sicurezza
    • Trasporti
    • Welfare
  • Più informati
    • BiblioLavoro
    • Conquiste del lavoro
    • Documenti
    • Libri
    • Materiali incontri e convegni
    • Pubblicazioni, studi e ricerche
    • Rassegna stampa
    • Spettacoli
  • Iscriviti alla Cisl
  • Area Delegati
MENUMENU
  • Home
  • Chi siamo
  • La Cisl nei territori
  • Le Categorie
  • La Rete di assistenza e consulenza Cisl
  • Associazioni partner
  • Aree tematiche
    • Artigianato
    • Contrattazione
    • Comunicazione e stampa
    • Coordinamento donne
    • Fisco
    • Lavoro e formazione
    • Organizzazione
    • Relazioni internazionali
    • Riforme istituzionali
    • Salute e sicurezza
    • Trasporti
    • Welfare
  • Più informati
    • BiblioLavoro
    • Conquiste del lavoro
    • Documenti
    • Libri
    • Materiali incontri e convegni
    • Pubblicazioni, studi e ricerche
    • Rassegna stampa
    • Spettacoli
  • Iscriviti alla Cisl
  • Area Delegati

Home Twitter Facebook YouTube Presentation in English

 

Euronote- Una strategia europea per la parità di genere

La Commissione europea intende tutelare pienamente i diritti delle donne

Milano, 9.3.2020

La parità di genere è progredita costantemente negli ultimi decenni in Europa, ma persistono stereotipi e resta grave la piaga della violenza. Così, nei Paesi dell’Ue una donna su tre ha subito violenze fisiche e/o sessuali; le laureate superano numericamente i laureati, ma guadagnano in media il 16% in meno; il tasso di occupazione femminile, pur in aumento, rimane mediamente inferiore a quello degli uomini di 12 punti percentuali, il tasso di disoccupazione femminile è di quasi un punto superiore a quello maschile e circa un terzo delle donne occupate lavora a tempo parziale, quasi quattro volte più degli uomini; inoltre, sebbene rappresentino circa la metà di tutti i lavoratori subordinati nell’Ue, le donne continuano a essere sottorappresentate: il 37% delle posizioni dirigenziali, poco più di un quarto dei membri dei consigli di amministrazione di società quotate in borsa, meno di un quinto dei dirigenti senior e appena l’8% degli amministratori delegati nelle principali imprese dell’Ue.

Per colmare questi divari e per consentire all’Europa di sviluppare il suo pieno potenziale nelle imprese, nella politica e nella società, la Commissione europea ha presentato una strategia per la parità di genere 2020-2025, la prima della Commissione in questo settore dell’uguaglianza che adempie gli impegni assunti dalla presidente von der Leyen nei suoi orientamenti politici. La strategia impegna a garantire che la Commissione includa una prospettiva di uguaglianza in tutti i settori di azione dell’Ue e delinea le azioni principali da intraprendere nei prossimi 5 anni, tra cui porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere, garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro, compresa la parità retributiva, e conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico.

«Vogliamo far sì che le donne non debbano superare ostacoli supplementari per raggiungere ciò che è scontato per gli uomini e siano invece in grado di esprimere appieno il loro potenziale» ha dichiarato la commissaria per l’Uguaglianza, Helena Dalli, sottolineando che «per ottenere l’uguaglianza non occorre togliere a qualcuno per dare a qualcun altro: l’uguaglianza è una risorsa infinita e ce n’è per tutti. La discriminazione, invece, costa cara a chi la subisce e alla società nel suo complesso, in termini di mancanza di riconoscimento personale, assenza di meritocrazia e perdita di talenti e innovazione».

Le priorità della strategia europea

Nell’Ue il 33% delle donne ha subito violenze fisiche e/o sessuali e il 55% ha subito molestie sessuali: la strategia invoca misure giuridiche per qualificare come reato la violenza contro le donne ed estendere le sfere di criminalità in cui è possibile introdurre un’armonizzazione europea a forme specifiche di violenza contro le donne, tra cui le molestie sessuali, gli abusi e le mutilazioni genitali. Inoltre, sarà proposta una legge per contrastare le attività illegali online, compresa la violenza online contro le donne.

Le donne nell’Ue guadagnano mediamente il 16% in meno degli uomini e continuano a incontrare ostacoli all’accesso e alla permanenza nel mercato del lavoro. La Commissione ha così avviato una consultazione pubblica sulla trasparenza retributiva e intende proporre misure vincolanti entro la fine dell’anno. Inoltre, intende mettere in atto le norme sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata, mentre la parità di genere nel mercato del lavoro, così come in materia di inclusione sociale e di istruzione, continuerà a essere monitorata nell’ambito del semestre europeo.

Per quanto concerne la sottorappresentazione nelle posizioni dirigenziali, la Commissione rende noto che insisterà per l’adozione della proposta del 2012 sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione. Promuoverà inoltre la partecipazione delle donne all’attività politica, anche tramite finanziamenti e condivisione delle migliori pratiche, e cercherà di raggiungere un equilibrio di genere del 50% nell’ambito del suo personale entro la fine del 2024.

La Ces richiede un intervento «audace, forte e veloce»

«In un momento in cui stiamo assistendo a una reazione contro l’uguaglianza di genere, è necessaria un’azione europea che spinga gli Stati membri a rinnovare la lotta per porre fine alla discriminazione che le donne affrontano ogni giorno al lavoro. Esortiamo la presidente von der Leyen a essere più audace, più forte e più veloce» ha dichiarato la vicesegretaria generale della Confederazione europea dei sindacati (Ces), Esther Lynch, commentando la pubblicazione da parte delle Commissione europea della strategia per l’uguaglianza di genere.

Secondo i sindacati europei, la consultazione sulla trasparenza salariale deve avvenire il più presto possibile così da poter iniziare a vedere azioni sul divario retributivo di genere, come il divieto delle clausole di segretezza salariale, gli audit obbligatori annuali e il diritto dei lavoratori di richiedere informazioni sulla retribuzione di genere ai loro datori di lavoro. La Ces ritiene che la direttiva dovrà inoltre autorizzare le lavoratrici e i loro sindacati a negoziare le modifiche necessarie per garantire la parità di retribuzione sul posto di lavoro.

«I sindacati hanno guidato la lotta per l’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle aziende – ha sottolineato Lynch – quindi accogliamo con favore l’impegno che dovrebbe portare ad almeno il 40% dei posti nei consigli di amministrazione per le donne, così da rappresentare tutte le donne di ogni estrazione ed esperienza di vita piuttosto che una piccola élite».

La Ces condivide poi la decisione della Commissione di spingere gli Stati membri a sostenere l’adesione alla Convenzione di Istanbul e alla Convenzione Ilo sulla violenza e le molestie, comprese le molestie sessuali contro le donne sul lavoro, esortando a lavorare con i sindacati per raggiungere la ratifica.

Print Friendly, PDF & Email
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Frontalieri
Link utili
Notizie europee
Politiche migratorie e integrazione
Progetti europei
Sindacati e Cae

iscriviti alla cisl
contatta
i servizi cisl
rassegna stampa
cinema e lavoro
radio lavoro
labor tv
canale youtube
galleria immagini
iscriviti alla newsletter
stageneration link
area
delegati
il mio
welfare
salute e
sicurezza
sportello
lavoro





In base alla normativa in materia di privacy applicabile, USR CISL Lombardia, Titolare del Trattamento dei dati acquisiti tramite il presente sito informa l’utente che tale sito web non utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Il presente sito installa cookies di terze parti.


ACCETTA






Per maggiori informazioni, anche in ordine ai cookies tecnici utilizzati dal sito, e per negare il consenso all’installazione dei singoli cookie è possibile consultare l'informativa cookie completa.


INFORMATIVA COOKIE COMPLETA


Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA

Cisl Nazionale

Noi Cisl

Prenota online il tuo 730 e i servizi del Caf Cisl

CISL LOMBARDIA

Via Gerolamo Vida 10, 20127 Milano

TELEFONO: 02.89355200
FAX: 02.89355250
EMAIL: info.lombardia@cisl.it
PEC: dip.org.lombardia@pec.cisl.it

Archivio notizie

Prossimi appuntamenti

Colophon

All right reserved - Cisl Lombardia - 2021