Badanti, Cisl Lombardia: dove sono finite le risorse per le famiglie?

Milano, 3.10.2016
 

La giunta regionale ha deliberato ieri un provvedimento in attuazione della legge regionale sul lavoro di cura che prevede l’attivazione di sportelli e registi territoriali per le assistenti famigliari (se ne stimano oltre 177mila in Lombardia), e un piano di azioni per la promozione di percorsi formativi, per il contrasto al lavoro sommerso e irregolare, per il sostegno economico a favore delle persone assistite e delle loro famiglie.
A 16 mesi dall’approvazione della legge regionale, però, secondo la Cisl Lombardia e la categoria dei Pensionati manca il complessivo Piano di azioni e sopratutto non vi sono ancora risorse per rispondere ai bisogni di assistenza a cura.  
In Lombardia sono oltre 330mila gli ultra 65enni con limitazioni funzionali. Un bisogno di assistenza che va crescendo, considerando l’invecchiamento della popolazione e l’incidenza delle cronicità e delle patologie invalidanti.
Tutto ciò è stato posto all’attenzione dell’assessorato al Reddito di autonomia ed inclusione sociale nel corso dell’incontro di giovedì 29 settembre, senza trovare alcuna risposta.  
La Cisl e Pensionati Cisl della Lombardia ritengono che per realizzare il piano di interventi necessario ad un’efficace attuazione della legge, l’assessorato debba rendersi disponibile ad un confronto di merito con le organizzazioni sindacali e gli enti locali, cui compete l’attivazione degli sportelli territoriali.  
Auspicano quindi che l’incontro fissato per giovedì 6 ottobre non si esaurisca con l’elencazione dei contenuti di una delibera che abbia già definito modalità e risorse per la gestione di questo importante provvedimento.