Bergamo, boom di staff leasing e partite Iva

Milano, 5.11.2019

La percentuale di incremento è impressionante: il 244% in più. È il dato di crescita dell’utilizzo del contratto di somministrazione a Bergamo negli ultimi dieci anni. In provincia di Bergamo, nel 2009 i cosiddetti interinali ammontavano ad una media di 6.265 occupati netti su base trimestrale; nel 2018 hanno raggiunto il numero di 16.014 persone, con circa 25.000 contratti attivati, vale a dire il 5,23% degli occupati totali.
E’ boom di staff leasing e partite Iva a Bergamo e provincia. E’ quanto emerge dai dati diffusi dal Coordinamento Felsa Bergamo, che evidenzia un incremento dei contratti di somministrazione a tempo indeterminato con assegnazione a missione su una o più aziende (staff leasing), con una percentuale vicina al 100%, con oltre 3000 contratti avviati. “Il motivo di questo exploit appare evidente – afferma Guido Fratta, neo-segretario generale Felsa Cisl Lombardia e coordinatore della Felsa bergamasca -. Le stabilizzazioni con agenzia hanno il vantaggio di “dribblare” il decreto Dignità, perché l’utilizzo di un contratto a tempo indeterminato evita l’applicazione dei limiti temporali previsti dalla normativa”. “Il vulnus risiede nel fatto – aggiunge – che l’azienda utilizzatrice, per proprie ragioni può comunque interrompere la missione lasciando il lavoratore nella disponibilità dell’agenzia, che deve riconoscergli un’indennità sostitutiva oggi incrementata a 800 euro dal nuovo contratto nazionale. Il tutto in attesa di una nuova missione”.
Segno “più” anche per quanto riguarda il sistema delle partite Iva, a Bergamo cresciute del 7,37%, con 2988 posizioni aperte nel primo trimestre del 2019. Il secondo trimestre prevede un ulteriore incremento del 13% sullo stesso periodo del 2018.
“Il perché risiede nelle maglie molto più larghe previste dall’ultima legge di Bilancio per l’accesso al regime – spiega Fratta -. L’aumento della soglia di ricavi o compensi per tutti a 65mila euro, nessun limite su acquisti di beni strumentali e collaboratori o dipendenti e la flat tax al 15% hanno spinto la crescita. Si tratta prevalentemente di giovani, e tra queste si annidano certo anche false partite Iva”.
Il 44% delle aperture riguarda persone di età fino a 35 anni, il 32% tra 36 e 50, ma crescono anche gli ultrasessantacinquenni. “Felsa si occuperà in maniera sempre più decisa del lavoro autonomo – conclude Fratta – con servizi di assistenza fiscale, consulenza e soprattutto rappresentanza sindacale. anche con il supporto della associazione “Vivace”, che raccoglie i freelance”.