Case popolari, ottenuto l’impegno di Bolognini per un intervento urgente

Sicet e Cisl Lombardia: far ripartire subito i Bandi di assegnazione, fermi da oltre 6 mesi

Milano, 1.10.2020

L’assessore Bolognini, accogliendo parzialmente le richieste sindacali, si è impegnato a presentare nei prossimi giorni il testo di un provvedimento sul riavvio immediato dei Bandi per l’assegnazione delle case popolari e l’applicazione dell’ordinanza del Tribunale di Milano che ha dichiarato discriminatorio il Regolamento Regionale in alcune sue parti e ha ingiunto alla Regione di porvi rimedio.
Prima di andare in Giunta il testo sarà oggetto di un ulteriore confronto di merito con il sindacato.

“L’obbiettivo immediato del sindacato è quello di fare ripartire subito i Bandi di assegnazione, fermi da oltre 6 mesi, e rimuovere finalmente tutte le condizioni discriminatorie previste dalla normativa regionale, fortemente censurata sia dalla Corte Costituzionale (durata della residenza) e dai Giudici di merito (impossidenza), recuperando tutte le situazioni di esclusione pregresse”, sottolineano in un comunicato congiunto Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia, e Leo Spinelli, segretario generale Sicet Lombardia.
“Del resto – aggiungono – che il regolamento regionale avrebbe fatto molti danni e sarebbe stato censurato, sia nella sua applicazione pratica sia nei suoi aspetti fortemente discriminatori, generando inevitabili contenziosi giudiziari, l’abbiamo detto e argomentato in tutti questi anni di incontri e scontri con la Regione”.


Ma il fallimento del regolamento, sottolineano i due sindacalisti, è ancora più doloroso perché ha trascinato con sé migliaia di famiglie, quelle più in difficoltà economica e abitativa, che sono rimaste prive di tutela.
Un regolamento con una connotazione fortemente ideologica, selettiva ed escludente verso i soggetti sociali più deboli e più poveri, italiani o stranieri.

“È il modello regionale lombardo sull’edilizia residenziale pubblica che non funziona e di questo l’assessore Bolognini e le Giunta regionale devono prenderne atto – concludono Rancati e Spinelli -. Attendiamo il testo del provvedimento promesso confidando nel rispetto degli impegni e nella serietà dei nostri interlocutori”.