Cgil, Cisl e Uil Lombardia: basta infortuni e morti sul lavoro!

“Chiediamo alle istituzioni regionali, alle imprese, alle associazioni di categoria e agli organi di vigilanza, di intervenire”

Milano, 22.2.2022

“Il dato infortunistico continua ad essere in drammatico aumento, coinvolgendo anche stagisti, tirocinanti e giovani vite. In Lombardia da inizio anno contiamo 9 infortuni mortali secondo i dati Ats. Ancora non sono disponibili i dati Inail, ma la situazione non è incoraggiante”. Così Cgil, Cisl e Uil Lombardia in una nota unitaria.

“Non c’è più tempo, non siamo disponibili ad attendere oltre, continuando a contare lavoratori e studenti morti sul lavoro o durante un’esperienza formativa in azienda – proseguono -. Occorre intervenire subito con provvedimenti ed iniziative in grado di fermare la strage. Sul piano istituzionale siamo in attesa, ormai da tempo, della piena attuazione degli impegni che Regione Lombardia si era assunta con i sindacati sul rafforzamento dei servizi ispettivi e più in generale sul tema della formazione efficace, anche con il coinvolgimento delle Università”.

L’attuazione della legge di riordino del servizio sanitario regionale lombardo, affermano i sindacati, deve essere una occasione per attuare forti scelte politiche in questa direzione.

“I recenti fatti di cronaca impongono di allargare l’orizzonte – sottolineano Cgil, Cisl e Uil Lombardia -. Oltre al miglioramento e potenziamento dei controlli, è urgente garantire una formazione specifica agli studenti, ai tutor e ai dipendenti già presenti in azienda con linee guida condivise su come operare in queste situazioni: non è accettabile che la presenza di studenti venga considerata al pari di lavoro subordinato vero e proprio”.

Stage, tirocini e ogni forma di apprendistato devono essere una occasione di crescita professionale per le giovani e i giovani, a partire dalla cultura della sicurezza, unico strumento per garantire l’integrità psicofisica sui luoghi di lavoro che andranno ad occupare o le professioni che sceglieranno di svolgere.

“Ancora una volta – aggiungono i sindacati – chiediamo alle istituzioni regionali, alle imprese, alle associazioni di categoria e agli organi di vigilanza, di intervenire, coordinarsi ed assumersi le proprie responsabilità, anche attraverso i luoghi di confronto sia di livello regionale che territoriale attualmente esistenti”.

Cgil, Cisl, Uil Lombardia, in coordinamento con le strutture territoriali, avviano un percorso di incontro e dialogo con lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti. Saranno organizzate iniziative ed assemblee nei luoghi di lavoro nelle quali i delegati sindacali dialogheranno con i lavoratori e le lavoratrici, stagisti, tirocinanti e ragazzi e ragazze che svolgono percorsi di apprendimento scuola/lavoro sul tema della sicurezza e sul diritto a vedere garantita l’incolumità di chi opera, come dipendente o studente impegnato in un percorso formativo di vario tipo, all’interno di un’azienda, un cantiere o qualsivoglia luogo di lavoro.

“È il momento di risposte certe, concrete e urgenti sul tema degli infortuni sul luogo di lavoro e in itinere – concludono -. E’ il momento di dare attuazione agli impegni assunti. E’ il momento di restituire dignità al lavoro”.