Cgil, Cisl, Uil Lombardia: fermiamo infortuni e morti sul lavoro!

Milano, 17.4.2019

Centinaia di lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di Cgil, Cisl e Uil Lombardia hanno manifestato questa mattina sotto Palazzo Lombardia, per chiedere alla Regione interventi concreti per prevenire e contrastare gli infortuni sul lavoro. I primi mesi del 2019 segnalano un ulteriore aumento di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Nel 1° bimestre 2019 le denunce di infortunio all’Inail sono state 19.011 in aumento del 4,4% sul 2018. In crescita, e soprattutto tra le lavoratrici, anche le malattie professionali: +16% rispetto al 1° bimestre 2018.

Sono ben 21 gli incidenti mortali rilevati dall’Inail a fine febbraio (infortuni avvenuti in luogo di lavoro e in itinere). Ad oggi, le Ats registrano 14 infortuni mortali avvenuti in luogo di lavoro.

Nel corso del presidio si è svolto un emozionante e partecipato Flash mob, in ricordo delle quattordici persone che da gennaio a oggi hanno perso a causa di un incidente sul lavoro. Tra i presenti all’iniziativa i genitori del giovane Gabriele Di Guida, morto a soli 25 in un’azienda metalmeccanica di Sulbiate in un tragico incidente lo scorso 10 aprile.

A seguito del presidio, una delegazione di Cgil, Cisl, Uil è stata ricevuta dall’assessore al Welfare Giulio Gallera a cui sono state sottoposte le richieste di rafforzare l’impegno di Regione Lombardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare è stato chiesto che anche gli introiti delle sanzioni incassate nel 2018 per violazioni antinfortunistiche siano destinati al piano straordinario che la Regione ha attivato nel 2018 per rafforzare i servizi ispettivi, e conseguentemente i controlli alle aziende, e sviluppare i piani mirati per la prevenzione con specifiche azioni anche da individuare a livello territoriale.
Inoltre, sempre in materia di salute nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Regione Lombardia l’aggiornamento del piano regionale amianto fatto nel 2005, tema sul quale non abbiamo mai avuto risposta, al fine di rilanciare le azioni di bonifica e smaltimento amianto e rafforzare la sorveglianza sanitaria sulle patologie asbesto correlate di cui è atteso un picco nei prossimi anni.

Stante il percorso avviato di stesura del Piano quinquennale salute e sicurezza 2019-2023, i sindacati hanno chiesto a Regione Lombardia di assicurarne una definizione capace di produrre migliori politiche di prevenzione e tutela della salute del lavoro, stabilizzando gli organici destinati a garantire i servizi ispettivi, costruendo le linee guida e le direttive in materia di salute e sicurezza anche per i rischi emergenti, risorse adeguate per affrontare le sfide di questa fase straordinaria sia sul piano degli accadimenti infortunistici sia rispetto alle modifiche in atto nell’organizzazione del lavoro.

“Il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un aspetto integrante della strategia aziendale, diventando un elemento strutturale della competitività d’impresa”, sottolineano i sindacati in una nota unitaria.

Nel corso del confronto l’assessore ha confermato l’impegno di Regione Lombardia per la destinazione delle risorse al Piano straordinario, oltre a controlli sugli enti di formazione e al miglioramento dell’attività formativa rivolta alla prevenzione.
L’assessore, pur condividendo la valutazione dell’urgenza di un impegno straordinario per contrastare l’evoluzione dell’andamento infortunistico, sollecitando il governo a stabilizzare le risorse di bilancio anche destinandole a un incremento degli organici rispetto a quelle attuali, si è impegnato, per Regione Lombardia, a destinare le sole risorse ordinarie provenienti dai proventi delle sanzioni Ats.
“Come organizzazioni sindacali continuiamo a ritenere che debbano essere stanziate adeguate risorse aggiuntive per sostenere il sistema della prevenzione regionale – scrivono Cgil, Cisl e Uil Lombardia nella nota -.
Regione Lombardia definirà a breve e porterà all’esame delle parti sociali un’ipotesi di delibera che andrà a integrare quella precedente del Piano straordinario con interventi nel campo della prevenzione, come per i piani mirati di prevenzione che le Ats stanno definendo”.

 

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DATI INFORTUNI IN LOMBARDIA PRIMO BIMESTRE 2019 

 

ASCOLTA – INTERVENTO DI PIERLUIGI RANCATI A NOME DI CGIL, CISL E UIL LOMBARDIA  

 

 

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