Cgil, Cisl, Uil Lombardia: più prevenzione, più controlli, più sicurezza nei luoghi di lavoro

I sindacati chiedono più impegno a istituzioni e associazioni datoriali

Milano, 27.11.2020

Si è svolta questa mattina la diretta streaming organizzata da Cgil, Cisl e Uil della Lombardia, alla quale hanno preso parte i delegati e gli RLS/RLST della Lombardia, e i segretari regionali delle confederazioni, Eloisa Dacquino (Uil Lombardia), Pierluigi Rancati (Cisl Lombardia), Massimo Balzarini (Cgil Lombardia).

I dati Inail indicano un aumento significativo di incidenti mortali nei primi nove mesi dell’anno (204 in totale quelli denunciati a settembre 2020), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+86). L’aumento dei morti sul lavoro è influenzato dal numero delle denunce a causa dell’infezione da Covid-19. Più del 70% dei morti totali sul lavoro nel 2020 in Lombardia sono per causa Covid-19. Sempre Inail dichiara per la Lombardia per Covid-19 un totale di 22.119 infortuni, pari al 33% del territorio nazionale e 137 infortuni mortali sempre per questa casistica. I settori più colpiti sono Sanità e assistenza sociale e oltre il 72% sono donne!

Per contro il registro regionale infortuni mortali, alimentato dal flusso informativo delle Ats della Lombardia conta 26 morti, esclusi quelli dovuti a Covid-19, sempre in un anno che ha visto una lunga sospensione delle attività produttive e un ricorso massiccio alla cassa integrazione.

Questi sono i dati che hanno portato Cgil, Cisl, Uil della Lombardia, in continuità con le iniziative unitarie dei mesi scorsi e le mobilitazioni del 2019, a organizzare un evento che desse la parola ai delegati, Rls e Rlst dei settori industriali, sanità, servizi, scuola, servizi, commercio, edilizia, trasporti e aziende artigiane.

Attraverso la testimonianza della loro incessante attività nei luoghi di lavoro anche mediante l’applicazione e verifica dei protocolli anti-contagio, si è fatto il punto della situazione a partire da chi svolge direttamente un ruolo di presidio della sicurezza nei luoghi di lavoro, per rilevare le criticità e formulare proposte operative.

A partire dalla piattaforma sindacale unitaria presentata a Regione Lombardia, che chiede il rafforzamento dell’attività di controllo e di prevenzione, Cgil, Cisl, Uil chiedono con forza alle associazioni datoriali un chiaro e forte impegno per l’applicazione dei protocolli e delle procedure che garantiscano che i luoghi di lavoro non diventino ambienti di contagio e diffusione del virus!

A maggio le confederazioni sindacali hanno spinto Regione Lombardia ad introdurre una check list come strumento di valutazione dei singoli protocolli aziendali di sicurezza anti-contagio. “Martedì, in occasione dell’incontro di Cabina di Regia regionale – scrivono Cgil, Cisl e Uil Lombardia in una nota unitaria -, abbiamo appreso che in 6 mesi l’applicativo informatico ha rilevato solo 545 accessi alla check list, e solo 169 schede compilate”.
Sul fronte delle ispezioni, poi, non si fa ancora abbastanza. Il minimo per la Lombardia, secondo i Lea, dovrebbe essere il controllo di 23.339 aziende, su un totale di oltre 466.000. Invece le aziende controllate al 31 ottobre risultano essere state 19.707, di cui 11.027 con ispezione; fra quelle ispezionate, 2.588 sono state ispezionate per la verifica dei protocolli anti-contagio dando esito negativo nel 13,3% dei casi.
“Con l’aggravante che Regione Lombardia – sottolineano Cgil, Cisl e Uil regionali – non ha ancora attuato la delibera di Giunta Regionale Dgr 2464 del 18 novembre 2019, proprio rispetto al punto principale dell’aumento del personale dei servizi ispettivi e di medicina del lavoro.

La Lombardia investe in prevenzione meno del 5% del Fondo sanitario, le dotazioni organiche dei servizi di prevenzione sono stati bersaglio di prolungate politiche di sottofinanziamento e di tagli del personale; i Dipartimenti di prevenzione lombardi contavano nel 2000 in pianta organica più di 4.000 figure professionali e al 2017 (ultimo dato noto) erano 2.250.
La sicurezza dei luoghi di lavoro e la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori continuano ad essere una priorità per il Sindacato Unitario e altrettanto deve esserlo per Istituzioni e Associazioni Datoriali: la vita e la tutela delle persone viene prima di tutto!

Il quotidiano impegno dei Rappresentanti dei Lavoratori è risultato indispensabile per la salvaguardia della salute dei lavoratori e di riflesso azione importantissima per la salvaguardia della salute pubblica in fase pandemica. Pur nell’emergenza, che ha mostrato tutti i limiti del Sistema Sanitario Lombardo anche sul fronte della prevenzione, l’impegno del Sindacato non viene meno ed è fondamentale per il ruolo che le lavoratrici ed i lavoratori lombardi ci consegnano.

Le rivendicazioni contenute nelle piattaforme unitarie di Cgil, Cisl, Uil assumono, in questa fase, carattere di urgenza e richiedono un immediato intervento da parte delle istituzioni.


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